«La fine di Filippo, un colpo durissimo per il nostro cuore»

Chiesa gremita, impossibile chiudere le porte

Tantissimi i giovani del paese che l’hanno conosciuto

Il parroco: «Grande senso di unità». Il saluto dei familiari

Bormio

La gioventù bormina ieri pomeriggio era tutta raccolta in piazza del Kuerc per l’ultimo saluto a Filippo Galas, il giovane maestro di sci ed istruttore di mtb di 22 anni che ha tragicamente perso la vita venerdì sera scivolando lungo il sentiero che conduce alla pozza alta di acqua termale di Premadio, facendo un volo fra le rocce di una settantina di metri.

Non è esagerato dire che la fascia dai 20 ai 25 anni fosse tutta lì a salutare l’amico perché Filippo con quel viso solare, quello sguardo tenero ma arguto, amico di tanti lo era per davvero. Ci sono tutti. Capo chino con gli occhiali da sole anche se il sole non c’è , ma la lente scura serve per non mostrare l’occhio lucido. Si abbracciano, cercano di farsi coraggio fra di loro i tanti amici di Filippo. Impossibile chiudere le porte della basilica di San Gervasio e Protasio perché la folla riempie il sagrato. La famiglia, mamma Agnese, papà Mariano e la sorella, Allegra l’hanno salutato con un semplice ma accorato “Ciao” sui manifesti funebri.

«Venerdì sera la caduta di Filippo è stato un terremoto che ha toccato il cuore di tutti noi - ha detto il parroco di Bormio don Alessandro Alberti -. Ci siamo chiesti dove fosse il Signore venerdì sera. La drammatica e improvvida caduta nel buio di Filippo è la caduta di tutti noi. Non resta che il silenzio di fronte ad un simile dramma. Anche parlando in questi giorni con suoi genitori ho fatto poche parole».

Lunedì prossimo sarà celebrata la messa di settimo. Domenica 18 settembre ci sarà invece una messa che amici e maestri di sci hanno voluto per Filippo.

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