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Sabato 17 Settembre 2011
La Nato chiama Lecco:
il lago diventa laboratorio
Il progetto è ambizioso e prevede accordi e attività per fornire informazioni strategiche alle potenze del mondo: un'attività per forze militari e civili
Alla presentazione c'era Edoardo Bovio, business development manager del Nurc, cioè il centro di ricerche sottomarine della Nato, intenzionato a sviluppare i riservatissimi progetti militari nelle acque del lago lecchese, attraverso il progetto Lecco Innovation Hub che prevede la realizzazione di una barca laboratorio che sarà nelle acque del lago entro l'anno, un laboratorio piattaforma galleggiante ormeggiato a Lecco, che sarà ultimato entro il 2012 e un laboratorio attrezzato per la nautica all'interno del futuro campus universitario.
Gli accordi tra Politecnico (grazie a una delle sue tante attività) e Nato sugli studi di ricerca da realizzare sono ancora in corso, ma quello che Bovio vuole ottenere dalla collaborazione è chiaro: «Abbiamo intenzione di realizzare alianti autonomi sottomarini, delle imbarcazioni che si muovono senza consumare energia, ma che si muovono grazie alla variazione di pressione dell'acqua. Attraverso intere flotte di questi veicoli sorveglieremo tutti i mari per garantire la sicurezza militare».
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