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Venerdì 07 Marzo 2014
Le spese pazze in Regione:
«Non abbiamo rubato nulla»
Alla fine le notifiche di conclusa indagine sono arrivate, a tutti. E insieme ad esse si sono sollevati malumore e perplessità

Alla fine le notifiche di conclusa indagine sono arrivate, a tutti. E insieme ad esse si sono sollevati malumore e perplessità. La prospettiva di affrontare un processo penale per peculato non piace a nessuno, certamente non a chi è convinto di avere agito nel rispetto delle normative vigenti.
È il caso dei due ex consiglieri regionali sondriesi Giovanni Bordoni, nell’indagine per le spese sostenute dal 2008 al 2010 e Angelo Costanzo del Partito democratico, nel mirino per i rimborsi chiesti per l’attività svolta dal 2010 al 2012 , quando è decaduto per ineleggibilità. Entrambi si dicono stupiti e dispiaciuti. «Speravo che la questione si chiudesse prima, che non si dovesse arrivare a processo - le parole di Bordoni-. Presenteremo nuove memorie».
Ancor più sconcertato dal mancato stralcio della sua posizione dall’indagine è il rappresentante del Pd che aveva sperato di aver chiuso l’intera vicenda con il colloquio davanti ai giudici.
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