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Sabato 10 Settembre 2011
Lecco: al laminatoio del Caleotto
scatta il contratto di solidarietà
Scatta il contratto di solidarietà al laminatoio della Lucchini di Lecco: dal 27 settembre e per un intero anno i novanta dipendenti dell'azienda lavoreranno al 50% del normale orario di lavoro per far fronte alla crisi del settore metalmeccanico che continua a preoccupare imprese, sindacati e lavoratori.
L'uso del contratto di solidarietà, destinato a tutti i dipendenti della sede di Lecco, è stato concordato dall'azienda insieme ai sindacati sia per l'imminente scadenza della cassa integrazione straordinaria sia per la riduzione del volume di lavoro. «Siamo preoccupati per la continua situazione di difficoltà del settore - spiega Tore Rossi della Fiom - Ma allo stesso tempo siamo soddisfatti che la Lucchini abbia accettato di affrontare questo momento di difficoltà attraverso il contratto di solidarietà, che garantisce alle maestranze il mantenimento del posto di lavoro, il pagamento dell'80% dello stipendio e la maturazione di tutti gli istituti previdenziali».
Attualmente la Lucchini ha in cantiere dodicimila tonnellate di vergella, che garantirà la continuità lavorativa per le prossime due settimane. Un volume di affari ben lontano dalle ventiseimila tonnellate che in media l'azienda metteva in cantiere ogni mese. «Lo stato di salute di quest'azienda - racconta Rossi - funziona da cartina tornasole per le numerose trafilerie del territorio, che si riforniscono alla Lucchini». Infatti l'80% della vergella Lucchini viene venduta ad aziende situate a meno di cinquanta chilometri da Lecco. «Questo significa che la crisi del settore non è ancora stata superata - afferma Rossi -. Tuttavia il management della Lucchini è apparso fiducioso rispetto a una tendenziale ripresa del mercato. La situazione attualmente è di attesa».
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