Lecco-Arzignano, Valente carica i suoi: «Vogliamo crescere ancora»

Il tecnico bluceleste sprona la squadra a dare il massimo contro l’Arzignano: «Aumentato il lavoro per fare i prossimi step con convinzione, pronti a tutti gli scenari»

Lecco

L’emergenza resta. Ma stasera il Lecco contro l’Arzignano dovrà fare tutto il possibile per tenere il passo di Brescia e Vicenza. Non solo per la classifica, ma per dare sempre più entusiasmo a una piazza che ha dimostrato di rispondere positivamente a ogni sussulto bluceleste. Basta una scintilla per fare accendere il fuoco della passione in Curva e non solo. Così, anche se mancheranno Luca Marrone, Matteo Battistini e Manuel Ferrini, praticamente tutta la difesa titolare, mister Federico Valente farà di tutto per avere dalla sua una formazione credibile e con una linea difensiva ancor più aiutata dal resto della squadra. Chiaramente davanti a Furlan giostreranno sia Gregorio Tanco che Lorenzo Romani, ma il terzo è un mistero. Probabilmente Mattia Rizzo, arretrato dalla linea di centrocampo a quella difensiva, oppure Marwane Kritta che, però, se spostato come braccetto sulla sinistra farebbe scalare Romani e Tanco sulla destra. Insomma, probabilmente la soluzione meno “dolorosa” sarà quella di inserire Rizzo in quel ruolo, cosa che, peraltro, ha già fatto in carriera.

Fatto sta che mister Valente ha annunciato il recupero del pupillo Furrer e di Grassini. Avrà sicuramente la tentazione di mandare Furrer subito in campo, ma bisogna vedere come lo svizzero avrà assorbito il trauma della sua spalla, mentalmente. Se ha ancora “paura” dei contrasti, Valente lo lascerà in panchina, altrimenti sarà subito in formazione, ma è più probabile la prima ipotesi.

Intanto sulla difficoltà di questa partita, il tecnico italo svizzero non ha dubbi: «Mai guardare dietro, in bene o in male, perché quello che hai fatto non lo puoi più cambiare. Per questo abbiamo aumentato il lavoro questa settimana. Più intensità, più volume, perché vogliamo fare i prossimi step in avanti con convinzione. Abbiamo fatto una prestazione intensa, veramente cattiva, a Renate, sabato scorso per 95 minuti e più. Non era così facile, dopo la pausa che avevamo vissuto di mezz’ora, rientrare così in campo, difendere con quella voglia il vantaggio... Renate ci ha dimostrato che ogni partita è dura, durissima. Non importa, dunque, se oggi arriva in casa nostra la prima o l’ultima: in serie C tutte le partite sono difficilissime e, in più, loro vengono da una vittoria in Coppa Italia questa settimana e da un pareggio della settimana scorsa in campionato, dunque saranno molto carichi».

Ma il Lecco non è “spaventato”, o “prudente”. Anzi: «Vogliamo aumentare ancora di più quello che stiamo facendo, vogliamo costruire ancora di più secondo la nostra idea di gioco. Per questo il lavoro non lo lasciamo mai indietro».

Chi si aspetta una gara come quella contro la Giana, con un “pullman” messo davanti alla difesa dai vicentini si sbaglia: «Le partite dell’Arzignano hanno messo in mostra un mix tra venire alto e saper aspettare. È una squadra esperta. Poi ha cambiato modulo, nelle ultime due partite. Sono andati anche a quattro, anche se prima giocavano a cinque in mezzo al campo, il che cambia un po’ la struttura e le dinamiche di gioco. Per questo noi abbiamo preparato questa partita in base ai nostri principi, ma cercando di capire cosa potrebbero fare loro sia nel caso ci aspettino, sia che venissero ad attaccarci alti. Ci siamo preparati per tutti e due i casi».

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