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Martedì 04 Giugno 2013
Lecco, bambini abusati
Circa trenta casi all'anno
E' il numero di quelli che vengono scoperti all'ospedale, su circa 3.200 piccoli pazienti visitati nei presidi dei Lecco, Merate e Bellano, pari all'1%. Il primario del reparto Neuropsichiatria infantile, Ottaviano Martinelli: «I casi più a rischio ci sono segnalati dal Pronto Soccorso. Il nostro compito è quello di capire la rilevanza clinica dei sintomi»
In pratica i casi di maltrattamento sono una trentina e di essi solo una decina circa, all'anno, può essere ricondotto al sospetto di abuso (che può però essere anche solo psicologico, non per forza fisico).
Questi dati emergono dall'esperienza sul campo di Ottaviano Martinelli, direttore della struttura complessa di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'azienda ospedaliera di Lecco.
Quel che è certo è che nei casi di abuso non c'è un identikit dell'orco. E sicuramente la condizione socio-economica di chi abusa non è determinante in questi processi. Più facile, invece, che sia un parente prossimo del bambino.
«I casi più a rischio ci sono segnalati dal Pronto Soccorso - osserva Martinelli - Il nostro compito è quello di capire la rilevanza clinica dei sintomi.
Il range è molto ampio e quando arrivano in Ps li valutiamo con un'equipe che lavora specificatamente su questo problema: pediatri, psichiatri, medici del pronto soccorso, ginecologi, internisti. Un gruppo di lavoro che si attiva in caso di necessità».
Nei casi più gravi scatta l'ipotesi di reato.
Non mancano casi strazianti: «Quando si vedono dei maltrattamenti di bambini entro l'anno di vita, rimaniamo anche noi basiti - racconta Martinelli - Fratture multiple, emorragie retiniche, ematomi subdurali». Casi terribili.
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