Lecco: "Benemeriti di valore"
ma c'è chi rimpiange Englaro

La discussione per l'assegnazione delle cinque medaglie d'oro è stata molto pacata vi hanno preso parte i capigruppo, il presidente del consiglio e due vice presidenti e il sindaco Brivio: i voti hanno premiato il sociale cattolico

LECCO - Cinque nomi di indubbio valore per il loro impegno nei confronti della città, un solo riconoscimento alla memoria e nessun vero motivo di attrito tra i capigruppo nella votazione. Solo una discussione molto soft.  Per una volta tanto San Nicolò ha portato la pace in consiglio. Le civiche benemerenze (di cui abbiamo anticipato noti i nomi già nell'edizione di ieri) per una volta tanto non hanno creato fratture o bracci di ferro tra i consiglieri. E anche gli esclusi come ormai il pluricitato Beppino Englaro non è stato nemmeno motivo di discussione: i capigruppo avevano dato tutti tre preferenze ai 16 candidati e alla fine il papà di Eluana era rimasto in fondo alla graduatoria. Anche se Alessandro Magni e Ezio Venturini non sono del tutto soddisfatti:
"Poteva esserci un segnale di pluralismo - commenta il capogruppo di Sel - Alessando Magni-  invece con questo metodo di votazione la cultura dominante ha avuto il sopravvento. Mi spiace molto, è un'occasione mancata". "È un peccato, poteva essere una benemerenza significativa - aggiunge il capogruppo dell'Idv - In ogni caso gli altri nomi sono tutti degni di massimo rispetto, niente da dire".

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