Lecco. «Contratto meccanici

chiesti 105 euro nel triennio»

Primo confronto tra rappresentanti dell’industria e dei sindacati su questioni normative e salariali, Enrico Civillini, della Fim Cisl: «Tra le priorità il welfare aziendale». Prossimo incontro a Roma venerdì 4 dicembre

LECCO

Si è svolto a Roma il primo incontro sul contratto nazionale dei metalmeccanici. Erano presenti i rappresentanti di Federmeccanica e dei sindacati confederali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

«È stato un primo incontro ricognitivo – ha detto Enrico Civillini della Fim Cisl Monza Brianza Lecco – che ha visto subito una prima sorpresa. Infatti, accanto alle due piattaforme già previste, quella della Fim-Uilm e quella della Fiom, anche Federmeccanica ha presentato la sua. Una piattaforma, quella degli industriali, che affronta le questioni normative e salariali, sia pur dal suo punto di vista».

«Nella nostra piattaforma rivendicativa – ha dichiarato ancora Enrico Civillini – vi sono elementi importanti come quello salariale. Noi proponiamo una contrattazione salariale che può avere anche il secondo livello, ma si può spostare anche a livello territoriale. Proponiamo un aumento di 105 euro al quinto livello per i prossimi tre anni. Accanto a questo, ovviamente, ci sono anche le richieste normative, come il welfare aziendale, che hanno un’importanza fondamentale. Federmeccanica ha dichiarato che i lavoratori, in questa sfida economica globale, devono partecipare in prima persona alle sorti dell’azienda; devono anzi considerarla una loro seconda casa. E questo deve essere un importante punto di partenza su cui avviare il confronto. Noi siamo d’accordo, ma questo implica un inquadramento diverso e un potenziamento della previdenza sanitaria e integrativa».

Insomma lo spazio per avviare una trattativa concreta esiste, Ma è evidente che deve esserci disponibilità reciproca e non la volontà di arrivare con una ipotesi d’accordo prendere o lasciare.

Si va, dunque, al prossimo incontro, che si terrà il 4 dicembre sempre a Roma, con tre piattaforme che andranno discusse e confrontate.

«Noi della Fim Cisl – conclude Civillini – non siamo in linea di principio contrari al raggiungimento di una piattaforma unica, ma dovrà aderire alla filosofia e alle caratteristiche fondamentali della nostra. Ci auguriamo che la discussione sia approfondita e proficua e si arrivi ad un accordo in tempi brevi. Siamo, infatti, convinti che la firma del contratto nazionale dei metalmeccanici, che riguarda un milione e seicentomila lavoratori, possa essere un ulteriore aiuto per uscire dalla crisi».

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