Lecco: due offerte per l’Arlenico

Ma serve ancora un mese

E’ stato rimandato al 3 aprile (ma la data è da confermare) l’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra i sindacati che seguono i singoli stabilimenti e l’amministratore straOrdinario del gruppo

LECCO

Lucchini. E’ stato rimandato al 3 aprile (ma la data è da confermare) l’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra i sindacati che seguono i singoli stabilimenti e l’amministratore straOrdinario del gruppo.

Lunedì scorso, sempre al ministero, era stato fatto il punto sulle sette offerte complete ricevute dall’amministrazione straordinaria. Anche se non hanno presentato la documentazione richiesta dal bando di gara, la tunisina Smc e Klesch possono ancora fare un’offerta vincolante per la Lucchini. Così come altre realtà interessate all’acciaieria.

Il vice ministro Claudio De Vincenti ha fatto il punto sulle sette offerte complete ricevute: sono arrivate tre proposte per l’intera società, escluso l’altoforno, quelle indiane di Jsw (Jindal south west) e di Jspl (Jindal steel and power) e quella di Steelmont, mentre le altre offerte sono solo per alcuni impianti di Piombino e Lecco.

Come riferisce Mauro Castelli (Fiom-Cgil), «per il laminatoio dell’Arlenico sono arrivate due offerte, entrambi da gruppi italiani (una è della cordata Duferco-Feralpi- Acciaierie Venete). Ma al momento l’intenzione dell’amministrazione straordinaria è di vendere in blocco l’intero gruppo. Se poi - continua Castelli - per la fine di aprile non ci saranno le offerte e le condioni per la vendita in blocco è possibile che si decida per la cessione dei sngoli stabilimenti».

Le società escluse dalla due diligence sono l’americana Klesch, che ha rifiutato di pubblicare il proprio bilancio, e la tunisina Smc, l’unica società ad avere annunciato un piano complessivo che include il forno.

«Per la tunisina Smc c’è un problema molto serio: alle disponibilità espresse, al momento non corrisponde alcun vincolo sulle garanzie finanziarie» ha detto il responsabile siderurgia nazionale della Fiom, Marco Venturi.

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