Lecco. Fornitore Offresi

Aziende meccaniche protagoniste

Lariofiere: presentata l’undicesima edizione della fiera, nella tre giorni previsti incontri con buyer internazionali: «È un’occasione che un espositore non può perdere»

LECCO

Dalle lavorazioni meccaniche ai robot, dagli stampi alla ferramenta: il mondo della subfornitura meccanica torna a raccontarsi a Lariofiere. Lo fa con “Fornitore Offresi”, fiera che dal 14 al 16 febbraio conterà 600 partecipanti totali, di cui 386 aziende espositrici. Spazi andati a ruba, ha fatto notare il direttore del centro fieristico Silvio Oldani, a testimonianza della vitalità e della tenacia del settore.

Perché è vero che il comparto ha trainato l’economia negli ultimi anni, ma “Fornitore Offresi” è giunta all’undicesima edizione e ha attraversato anche periodi non facili per le aziende. In questo inizio anno il rallentamento dell’economia sembra affacciarsi anche sulla meccanica. La presenza delle aziende a Erba, i loro sforzi, la loro capacità di innovare sono un segnale di reazione dunque importante all’incertezza globale. Infatti, rispetto al 2018 si sono aggiunte 74 realtà in più, con un incremento del 15% degli espositori. E si attendono più di 8mila operatori

Il salone della subfornitura meccanica è promosso dalle due Camere di commercio di Como e Lecco con il Distretto metalmeccanico lecchese.

Al centro un’offerta di altissimo livello, che mostra come le imprese siano all’avanguardia in questo campo. Così locale, così internazionale: gli espositori provengono per il 69% dalla Lombardia. Milano in testa, con il 23% poi Lecco con il 21% e Monza con il 16%. Seguono Bergamo al 12% e Como al 7%. Non mancano altre regioni: la seconda rappresentata è il Piemonte, con il 12%, incalzata dall’Emilia Romagna all’8%.

«Questa è l’undicesima edizione - ha ribadito Giovanni Ciceri, presidente di Lariofiere - e considerando che abbiamo altre manifestazioni più datate, possiamo definirla il nostro enfant prodige. Che ci dà grande soddisfazione quindi. A dimostrazione del fatto che se l’idea è buona e sostenuta correttamente (cosa per cui ringraziamo le Camere di commercio di Como e Lecco), il risultato positivo è garantito per l’imprenditore».

L’aspetto sottolineato dal presidente dell’ente camerale comasco, Ambrogio Taborelli, è la capacità di attirare l’attenzione oltre i confini: «Sta diventando una fiera interessante per tutta l’Europa. E si presenta il genio del nostro territorio, capace di superare i problemi e portare avanti temi come l’industria 4.0».

Il presidente della Camera di commercio di Lecco Daniele Riva è anche un espositore affezionato: «Quando nacque, fu un modo per mettere in connessione le imprese per tamponare la crisi ormai imminente. Tante hanno mollato la presa, ma questa è l’occasione che un espositore non può perdere. Poi va considerato il prestigio, legato anche al riconoscimento internazionale».

In effetti i buyer internazionali attirano molto le aziende, che devono guardare all’estero per crescere, anzi sopravvivere. Si trovano anche micro imprese che esportano lontanissimo.

Ma molte vanno aiutate a dovere. Un caso emblematico il focus Germania, oggi primo partner delle aziende comasche, che verrà analizzato il 15 febbraio alle ore 10.30. Ma ci sarà anche la chance di incontrare operatori dalla Romania, dalla Turchia e dal Golfo Persico con l’iniziativa “Inbuyer” coordinata da Lariodesk con Promos e Unioncamere Lombardia.

Ieri era presente Confindustria Torino che ha chiesto di stringere ulteriormente i rapporti, visto che questa zona è ancora fortemente legata al comparto.

“Fornitore Offresi” sarà aperta dalle 10 alle 18 i primi due giorni, dalle 9 alle 17 il 16 febbraio. Gli operatori devono registrarsi online su www.fornitoreoffresi.com.

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