Lecco. «Investire in infrastrutture

Così si può uscire dalla crisi»

La Fondazione gruppo Credito Valtellinese organizza mercoledì 24 alle 17.45 alla Casa dell’economia di Lecco, il convegno dal titolo: “Le imprese, le banche italiane e l’Europa”

LECCO

La Fondazione gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con Confindustria Lecco e Camera di commercio di Lecco, organizza mercoledì 24 alle 17.45 alla Casa dell’economia di Lecco, il convegno dal titolo: “Le imprese, le banche italiane e l’Europa”.

I temi del confronto saranno affrontati da Alberto Quadrio Curzio e Mauro Magatti, coordinati da Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore, introdotti da Angelo Palma. Si parte dall’analisi degli ultimi dati: abbiamo un Pil negativo, un debito pubblico che cresce e che rappresenta il 132.6% del Pil. A questo quadro negativa si è aggiunta la brutta notizia, confermata dai dati Istat, che il nostro Paese è in deflazione.

È pensiero comune degli economisti che sul piano macroeconomico nel nostro Paese occorrono, quali riferimenti immediati, una forza di reazione anche psicologica e decisioni rapide e, con riferimento al medio termine, una politica economica seria, che metta al centro gli investimenti rivolti alla formazione, all’impresa, ai servizi che da anni in Italia è assente, sostituita da ripetute scelte contingenti, atta a porre le basi per la crescita.

Gli investimenti in infrastrutture, che sono espressione della salute di un Paese, sono diminuiti in Italia nel quinquennio 2009/2013 del 34%. Di questi abbiamo un grande bisogno, in quanto sono un acceleratore della crescita. La medesima esigenza è richiesta a livello europeo per contribuire a creare una ripresa sostenibile, specie nelle deboli economie del sud Europa.

Soprattutto da una strategia a livello comunitario degli investimenti infrastrutturali e dalla priorità dell’industria ripartono la crescita e l’occupazione.

La Bce con l’ultimo provvedimento monetario di riduzione ulteriore del tasso ha fatto il massimo per quanto poteva riguardare il proprio compito, stimolando in tal modo l’erogazione del credito alle imprese e ottenendo il positivo risultato della riduzione del cambio dell’euro sul dollaro.

«In Italia - come sottolinea una nota della Fondazione del gruppo Creval - il compito che spetta al governo Renzi è difficile per la situazione economica e per l’ambiente politico in cui opera; se non vuole tradire gli italiani deve rispettare le promesse fondamentali fatte: attuare con celerità le riforme strutturali e la riduzione delle imposte. In questa cornice il convegno non può non soffermarsi anche sui riflessi sociali della situazione di perdurante crisi: la crisi economica sta accentuando la crisi della famiglia, non solo quale precarietà lavorativa, ma anche di valori».

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