
Homepage / Lecco città
Giovedì 09 Maggio 2013
Lecco, i medici gemelli
Autodifesa in tribunale
Sotto processo per truffa e falsità materiale in certificati, Maurizio e Marziano Tedeschi, medici gemelli, ai quali l'Asl ha revocato la convenzione, hanno parlato per la prima volta in tribunale.
E' emerso come per i due fratelli fosse indifferente visitare l'uno i pazienti dell'altro, quando le visite non venivano effettuate addirittura insieme
«Ma noi continuiamo a curarli, gratuitamente, i nostri assistiti - ha detto Maurizio Tedeschi ieri mattina in aula in risposta a una domanda dell'avvocato Federica Bonomini, che rappresenta l'Asl di Lecco, parte lesa -. Per non farli andare a quel servizio da Terzo mondo che gli avete organizzato». Maurizio Tedeschi era come un fiume in piena: non ha lesinato parole per difendere se stesso e il fratello.
Risponendo alle domande del suo avvocato Marcello Perillo, ha spiegato come da sempre lui e il fratello, laureati a Pavia nel 1976, entrambi assistenti universitari fino al 1979 e quindi vincitori di concorso per assistenza di base a Lecco, una vita vissuta in simbiosi (abitano insieme con l'anziana mamma «che ci fa da serva ma che mi sa che un giorno o l'altro ci butta fuori entrambi di casa», ha chiosato l'interrogato), siano appassionati di informatica.
Dall'esame di Maurizio Tedeschi è emerso - come poi ha ben riassunto il giudice Gian Marco De Vincenzi - come per i due fratelli fosse indifferente visitare l'uno i pazienti dell'altro, quando le visite non venivano effettuate addirittura insieme.
Insomma, un'associazione tra medici vera e propria, anche se mai certificata dall'Asl. «Ma a voi ha fatto comodo - ha detto Maurizio Tedeschi all'avvocato Bonomini - perchè per il servizio reso, e con ambulatori aperti praticamente sempre, in deroga a qualsiasi orario, dalle 8 del mattino fino al tardo pomeriggio, non abbiamo preso un euro in più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA