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Venerdì 27 Luglio 2012
Lecco: la produzione
non riesce a crescere
L'industria lecchese - fotografata dall'osservatorio congiunturale di Confindustria Lecco - procede quasi sui livelli minimi che comunque non sono stati sfondati al ribasso.
Come dire che l'industria lecchese - fotografata dall'osservatorio congiunturale di Confindustria - procede quasi sui livelli minimi che comunque non sono stati sfondati al ribasso. E di questi tempi, con le previsioni del Pil che indicano un calo - a livello italiano - di almeno il 2%, già questo può essere un risultato positivo, ottenuto grazie sopratutto alla forte propensione all'export.
L'indagine relativa ai primi sei mesi e condotta tra le aziende di Lecco e Como, evidenzia che «non si segnalano particolari miglioramenti rispetto a quanto rilevato ad inizio anno per il secondo semestre 2011, anche se i dati mostrano evoluzioni differenti a seconda dell'orizzonte temporale considerato. A livello congiunturale - sottolinea lo studio - si registrano lievi aumenti dei tre principali indicatori (domanda, attività produttiva e fatturato) che, in media, si attestano ad un +2,3% rispetto ai livelli dello scorso dicembre, dove gli indicatori mostravano però una contrazione media del -4% rispetto alla prima metà del 2011. Il confronto tendenziale del primo semestre 2012 con l'analogo periodo dello scorso anno, in cui era stata rilevata una fase favorevole, evidenzia per contro prestazioni ridotte che rivelano il permanere di elementi di criticità».
Gli imprenditori lecchesi guardano con timore ai prossimi mesi. Nell'ultimo periodo, e tutto lascia supporre che nell'immediato non ci siano cambiamenti, gli ordini fanno più fatica ad arrivare. Così, in media - secondo l'indagine di Confindustria - le imprese si aspettano «un ulteriore calo dell'1,8% della domanda, della produzione e del fatturato. Fra gli indicatori considerati - rimarca l'indagine - gli ordini hanno registrato per le imprese di Lecco e di Como la peggiore performance a livello tendenziale, con una contrazione che si è attestata al -2,4% rispetto a giugno 2011, quando invece si riscontrava una variazione positiva. Si registra invece un lieve aumento a livello congiunturale del 3,5% nel confronto con l'ultimo semestre dello scorso anno. Tale dato va però letto alla luce dei risultati negativi rilevati nella precedente indagine: la variazione fra primo e secondo semestre del 2011 per lo stesso indicatore era pari al -5%».
L'osservatorio di Confindustria rileva: «Le aspettative per la seconda parte dell'anno non sono positive e indicano un'ulteriore contrazione degli ordini pari al -1,7%».
Mentre per quanto riguarda i livelli occupazionali, l'indagine semestrale evidenzia: «Nonostante i due terzi delle imprese abbiano indicato stabilità dei livelli occupazionali per i primi sei mesi del 2012, è pari al 22,3% la percentuale di quanti segnalano una contrazione. Si attesta al 10,8%, invece, la percentuale di chi indica un incremento dei livelli. Le previsioni per il secondo semestre 2012 confermano sostanzialmente questo scenario, ipotizzando il permanere di una situazione problematica».
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