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Giovedì 14 Agosto 2008
Lecco, progetto per "aprire"
il campanile di San Nicolò
Inaugurato la notte di Natale del 1904, è alto 96 metri, pochi metri in meno della Madonnina del Duomo. Potrebbe diventare un volano per il rilancio della città turistica
Giusto così? Certo che no. Il campanile di Lecco, il "matitone" alto 96 metri inaugurato la notte di Natale del 1904, potrebbe essere uno dei volani della trasformazione del capoluogo manzoniano: quella in città turistica.
Il progetto per la riscoperta del campanile ci sarebbe già, sebbene solamente abbozzato: stabilizzarlo, ristrutturare le scale interne, creare il necessario vano ascensore e aprirlo al pubblico. Il panorama che si godrebbe dall’alto dei 96 metri di questo balcone sul Lario sarebbe incomparabile. Nessuna città della Diocesi di Milano, e forse d’Italia, potrebbe vantare un punto d’osservazione più alto e migliore su monti e lago. Non resta che dargli un ruolo attivo, una sua collocazione in un percorso artistico e culturale che partendo dalla bella Basilica di San Nicolò, potrebbe descrivere la Lecco medioevale.
Un’idea già balzata in testa agli architetti che stanno pensando alla creazione del nuovo centro di comunità (l’oratorio) di San Nicolò, ma che è stata scartata (meglio "parcheggiata") per gli altissimi costi di realizzazione (si parla di milioni di euro). Il campanile va indagato (pesa moltissimo e soffre il peso degli anni; solo il suo castello campanario sfiora la tonnellata), poi va deciso il da farsi: cosa costruire all’interno, come realizzare l’ascensore, come far accedere i turisti. Senza parlare dei permessi burocratici, su un bene vincolato come questo.
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