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Giovedì 16 Febbraio 2012
Lecco: la Riello ferma tre mesi
In cassa tutti i lavoratori
Ancora nubi sul futuro della sede Riello di via Risorgimento a Lecco, l'azienda ha appena formalizzato una richiesta di cassa integrazione ordinaria a zero ore per tutti i 180 dipendenti, a partire da lunedì 27 febbraio.
A distanza di quattro anni dalla chiusura del reparto produzione della Riello di Lecco, che ha comportato l'esodo di 144 operai (e di questi circa una cinquantina di persone risulta essere ancora senza lavoro), la sede centrale di Riello, che si trova a Legnago, in provincia di Verona, torna a chiedere sacrifici ai dipendenti lecchesi, questa volta agli impiegati - commerciali e amministrativi - e ai tecnici che ancora lavorano nello stabile di via Risorgimento. A Lecco è rimasta solo l'attività dei lavoratori indiretti che si occupano della gestione delle commesse, del service assistenza per le caldaie Riello che lavora per l'Italia e per l'estero e dell'attività commerciale. Inoltre è in funzione un ufficio tecnico che progetta le caldaie e gli apparecchi refrigeranti.
Alle sedi sindacali di Fim, Fiom e Uilm è arrivato un fax da di Confindustria Lecco per formalizzare una richiesta di incontro formulata dai responsabili della Riello, che chiedono di discutere e formalizzare con la controparte sindacale l'avvio di una procedura di cassa integrazione ordinaria di tredici settimane richiesta per tutti i 180 dipendenti. L'azienda ha intenzione di avviare lo strumento della cassa integrazione da lunedì 27, quindi l'incontro fra le parti sociali dovrebbe svolgersi in Confindustria entro la prossima settimana. In azienda la preoccupazione è elevata, soprattutto perché da Verona sono stati diffusi i primi dati sull'andamento del 2011 e, secondo le prime indiscrezioni, sembrerebbe che il fatturato abbia subito una contrazione del 18% rispetto all'anno precedente. Quindi i manager starebbero avviando in tutte le sedi del gruppo (a Legnago, Morbegno e Lecco) dei processi di dimagrimento e contenimento dei costi fra cui l'avvio di procedimenti di cassa integrazione che già stanno interessando la sede di Morbegno e che ora toccheranno Lecco.
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