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Lunedì 18 Agosto 2025
Lecco sconfitto in coppa, Valente: «Preoccupato? No, arrabbiato»
Il tecnico del Lecco non nasconde la sua delusione dopo la sconfitta interna in Coppa Italia di serie C contro il neopromosso Ospitaletto: «Mi dispiace per i tifosi, ci aspettavamo una gara diversa».
Lecco
Troppo brutto per essere vero. Ieri è andato un po’ tutto male. Tanto che si pensa alla “giornata no”, se si vuol essere ottimisti. Dalle code interminabili fuori per i biglietti (ma non ci si poteva informare prima del fatto che Etes non avesse inserito in programma Lecco-Ospitaletto di Coppa), al gioco che è parso fumoso e, al di là della velocità della palla, senza costrutto. Il Lecco aveva uno dei peggiori attacchi e una delle peggiori difese della C e si ritrova nella nuova stagione con gli stessi difetti, se si giudica la prestazione dell’altra sera. Ma, appunto, è tutto troppo brutto per essere vero. Comunque sia, mister Valente tutto questo sembra averlo capito. «Mi dispiace per i tifosi che sono arrivati di nuovo a darci supporto e sostegno. È chiaro che noi tutti ci aspettavamo una gara diversa. Però penso che sia nostro dovere, il nostro lavoro, continuare un percorso iniziato. La gara a me non è piaciuta perché non c’era la velocità della palla che avrebbe richiesto la gara. Sono già stato chiaro, chiarissimo con la squadra e penso che anche loro percepiscano le mie idee. Hanno capito di dover cambiare qualcosa. Io faccio i complimenti alla squadra che ci ha battuto qua in casa, però sinceramente per me se va a finire 0-0 poi i rigori sarebbero stata la cosa giusta».
Poi però Valente, che sicuramente è più arrabbiato di quanto dica con i suoi, certo stupisce aver tenuto in campo un Furrer che non ne ha azzeccata una, piuttosto che inserire solo a venti dalla fine un Bonaiti che mordeva il freno (ed è stato strappato a un Alcione che l’avrebbe riconfermato titolare per sempre), non aver visto Grassini sulla destra e aver spostato lì Kritta proprio per tenere Furrer in campo: «Volevo mettere dei cross a rientrare verso la porta, non ad uscire. Per questo ho messo Kritta a destra inizialmente, poi era cotto e l’ho cambiato. Avevo già preso la decisione di portare Galeandro sotto punta, però poi ho dovuto metterlo esterno perché Kritta aveva i crampi. Volevo mettere più cross da fuori, ma a rientrare sul secondo palo...».
E uno dei meno peggio, Pellegrino, è uscito portato a spalla : « Non sta bene, non sappiamo ancora cos’abbia, ma ha avuto dolore alla coscia, dietro, non so se all’adduttore o al gluteo. Sembra un infortunio muscolare, purtroppo».
Insomma, Valente è già preoccupato? Lui reagisce: «No, sono “incazzato”, non è la stessa cosa. Preoccupato no, arrabbiato. Arrabbiato perché mi dispiace per il pubblico. Mi dispiace per il pubblico perché so che cosa hanno dovuto fare per ricevere il biglietto e tutto. So che noi veramente stiamo provando di tutto per dare una mano, per sposare la tifoseria. Io mi aspettavo oggi che andassimo in campo in 2000. Ci abbiamo messo troppo con la palla, ci siamo fatti anche spegnere un po’ dall’avversario che ci ha dato la sensazione di avere, noi, tutto sotto controllo. Per me era quello che voleva fare l’Ospitaletto e c’è riuscito. Però se vedi che in ripartenza loro sono pericolosi, ti devi dare la sveglia. La cosa più difficile è rimanere sempre lucido e attivo, ma non puoi farti fare gol così».
Di sicuro però, per quanto era “scuro”, a Valente non si è riusciti a chiedere se abbia bisogno di un difensore e di una punta “diversa” da Sipos. E forse non ce n’è bisogno. La campagna acquisti è ancora tutta da valutare, ma appare deficitaria in questi due ruoli. Martic andava tenuto a tutti i costi perché un suo vice non si vede. E davanti Sipos va aiutato, supportato. E neanche lì si è visto, finora, nulla. Ma la società l’avrà capito? A Minadeo è stato dato il budget per queste due figure fondamentali? Dalle risposte dipende il futuro prossimo.
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