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Martedì 20 Marzo 2012
Lecco, sprangò un tabaccaio
Ora finisce in carcere
Ci sono voluti un paio di mesi, ma alla fine è stato arrestato. Angelo Bugna è finito in carcere per la violenta aggressione al tabaccaio Norberto Turolla, colpito alla testa con una spranga d'acciaio nella tarda serata del 6 dicembre scorso a Pescarenico.
Gli investigatori della Questura cittadina erano arrivati a stringere il cerchio attorno all'uomo, un pregiudicato uscito dal carcere soltanto un paio di mesi fa, a gennaio. La Polizia di Stato l'aveva deferito alla Procura cittadina per tentata rapina, lesioni aggravate e porto di strumenti atti a offendere. Al momento, però, l'uomo, 42 anni, che aveva confessato gli addebiti, era rimasto a piede libero: non si ravvisava infatti il pericolo di fuga, dunque niente carcere.
Un fatto che aveva profondamente indignato la città, vista la brutalità con la quale il tabaccaio di Pescarenico era stato aggredito: per ammissione degli stessi investigatori, Turolla può definirsi miracolato, dal momento che, se la pesante spranga d'acciaio usata per l'aggressione l'avesse colpito in pieno, l'esito sarebbe stato ben diverso. Se la sbarra non avesse cozzato contro le pareti del sottopasso ferroviario di via Rosmini, dov'è avvenuta l'aggressione, attutendo così il colpo, il trauma cranico riportato dalla vittima avrebbe infatti potuto essere fatale. Per onore di cronaca, comunque, la Questura aveva puntualmente richiesto all'autorità giudiziaria la custodia in carcere, cosa che è ora avvenuta.
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