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Lunedì 04 Marzo 2013
Lecco: videogiochi per 40 bimbi
così si combatte la dislessia
Una ricerca dell'università di Padova con l'istituto Medea di Bosisio Parini ha scoperto che i videogames aiutano molti aspetti dell'attenzione visiva e favoriscono l'estrazione di informazioni dall'ambiente
Un team di ricercatori dell'Università di Padova in collaborazione con l'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Medea (al centro di ricerca della Nostra Famiglia di Bosisio Parini) pubblicato sulla rivista Current Biology ha fatto la strana scoperta.
Il team dei ricercatori padovani e del Medea ha studiato, con il Dipartimento di Matematica dell'Università di Padova, dei videogiochi per tablet che a breve verranno distribuiti nelle scuole dell'infanzia di Lecco su un campione di 40 bambini a rischio di dislessia.
«I videogiochi d'azione migliorano molti aspetti dell'attenzione visiva e favoriscono l'estrazione di informazioni dall'ambiente - sottolinea Andrea Facoetti dell'Università degli Studi di Padova e consulente all'Istituto Scientifico Medea - I risultati dello studio sono un'ulteriore conferma che i deficit di attenzione visiva sono alla base della dislessia, una condizione che rende la lettura estremamente difficile per un bambino su dieci».
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