Lecco: Villa Manzoni nel degrado
Dal 2007 si rimanda il restauro

Si accumulano segni di cedimento per uno dei simboli più significativi della nostra città, visitato da studenti provenienti da tutto il paese. L'allarme più recente riguarda la stabilità. Per non parlare della sala delle nature morte della Galleria d'arte, con i soffitti coperti da teli.

LECCO - Sono davvero preoccupanti i segni di cedimento che ogni anno accumula Villa Manzoni, ormai nel pieno del degrado. Uno dei simboli più significativi della nostra città, visitato da studenti provenienti da tutto il paese, da anni aspetta il dovuto restauro, programmato per il 2007 e continuamente rimandato.

Basta guardare l'ingresso farsi un'idea della situazione: i due pilastri che reggono l'arrugginita cancellata sono stati ingessati con assi di legno, ormai dieci anni fa. L'allarme più recente riguarda la stabilità. Per non sovraccaricare la soletta già traballante un ufficio è stato trasferito.

Non è in migliori condizioni la sala delle nature morte della Galleria d'arte comunale, con tubi cge reggono il soffittoe teloniche risparmiano al pubblico eventuali piogge di materiale edile. E non si tratta di un'istallazione contemporanea, ma di un modo per riparare una situazione che avrebbe invece bisogno di un restauro deciso.

Così la casa che fu del giovane Manzoni versa ovunque nel degrado, in attesa di un intervento. Del resto i soldi del progetto di restauro del 2005 sono stati dirottati su altri progetti: prima lo stadio, poi il depuratore, adesso il tribunale. Pare che l'ultima speranza per la villa sia l'Expo 2015, ammesso che si faccia.

L'approfondimento nell'edizione de "La Provincia" in edicola l'8 dicembre.

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