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Lunedì 19 Maggio 2025
L’Hockey Chiavenna sceglie di restare in Division 1: «Non ci sono le condizioni per il salto in B»
Nonostante la vittoria del campionato, l’Hockey Club Chiavenna rinuncia alla promozione in IHL B: decisivi i problemi logistici e l’assenza di un impianto ghiacciato fino a novembre. Il club punta a un’altra stagione da protagonista in Division 1.
Chiavenna
«Sono stati valutati attentamente tutti gli aspetti logistici, tecnici ed economici e, in un’ottica di continuità e crescita del nostro progetto sportivo, è stato deciso di confermare la partecipazione dell’Hockey club Chiavenna 1975 al campionato Ihl Division 1 anche per la stagione entrante».
É la comunicazione ufficiale giunta nel tardo pomeriggio di ieri dalla società dell’Hockey club Chiavenna, storico sodalizio sorto nel 1975 e che ha compiuto proprio quest’anno i 50 anni di vita. Celebrati al meglio, perché la squadra ha vinto il campionato, prima in Italia e vincitrice di una mitica gara cinque delle finali sul campo del Brunico, città del Pustertal junior, eppure, il salto di categoria non si farà. La B, per ora, resta un sogno.
«Il direttivo della società si è riunito giovedì sera - dice Carlo Marolda - ed abbiamo valutato tutti gli aspetti, non solo quelli economici. Al limite, da quel punto di vista, avrebbe potuto essere anche interessante il passaggio in B per via di un innegabile ritorno di immagine, ma il problema numero uno è dato dalla mancanza del ghiaccio. Come facciamo a confrontarci con le forti squadre di Ihl a partire dalla seconda metà di settembre, senza aver fatto allenamento su ghiaccio? Non è serio. Almeno lo scorso anno avevamo il palazzetto di Madesimo su cui poter contare, rappresentava una sponda, mentre quest’anno non c’è neppure quello».
E, come è noto, il ghiaccio a Capiola non arriva prima di inizio novembre, se va bene, al più, a fine ottobre. Fino ad allora bisogna allenarsi altrove e anche giocare sempre fuori casa.
«Ci abbiamo pensato e ripensato - dice Marolda -. Ci siamo dati tempo fino ad oggi (ieri, per chi legge, ndr) per riflettere ancora, prima di prendere la decisione finale. Quindi ci siamo risentiti e ci siamo detti tutti d’accordo nel comunicare alla squadra, ai tifosi, agli sponsor e alla Federazioni che proseguiremo in Division 1».
Con ogni probabilità, quindi, in B saliranno i lupi della Val Pusteria «che, però, a loro volta - osserva Marolda - hanno dovuto rinunciare in passato a questa opzione perché non c’erano le condizioni per fare il salto di categoria».
Come accade ora per il Chiavenna. Ad assumersi la difficile decisioni sono stati, insieme a Marolda, i componenti il direttivo, ovvero Giovanni Tadini, vicepresidente, e i consiglieri Monica Geronimi, Flavio Giorgetta e Rudy Tenca. Concorde anche Lucio Guanella, direttore sportivo, che non siede, però, nel cda.
Allineata la squadra «anche perché molti atleti lavorano e non riuscirebbero comunque a garantire una presenza infrasettimanale - dice Marolda -, ma tengo a precisare che vogliamo fare un ottimo campionato anche il prossimo anno, puntando sull’innesto di giovani e sulla permanenza del coach, Mirko Friman, perfettamente in sintonia con la squadra». Oggi stesso la decisione verrà comunicata alla Federazione, termine ultimo per valutare il passaggio di categoria.
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