
Cronaca / Lecco città
Sabato 05 Luglio 2025
Luchetti e Pallaoro protagonisti ieri al Lecco Film Fest
Due registi di grande rilievo, Laura Luchetti e Andrea Pallaoro, sono stati al centro degli “Incontri” in piazza XX Settembre
Lecco
Due registi importanti sono stati i protagonisti degli “Incontri” del Lecco Film Fest ieri sera in piazza XX Settembre. Alle 18 Laura Luchetti è stata intervistata da Federico Pontiggia, immediatamente dopo la proiezione del suo film “La bella estate” al Cinema Nuovo Aquilone. Laura Luchetti nel 2018 ha scritto e curato la regia del film “Fiore Gemello”, presentato al Toronto International Film Festival. Nel 2021 ha diretto i 10 episodi della serie TV Nudes ed anche alcuni episodi della serie “Il gattopardo”. Il dialogo con la regista è iniziato proprio dal film “La bella estate” (2023): «In un primo tempo mi spaventava dover mettere mano al racconto di Cesare Pavese, l’unico regista che lo aveva fatto era stato Antonioni, per cui ero proprio intimorita. Poi ho superato tutto questo anche perché l’adolescenza è un’età che mi interessa molto e che mi piace raccontare». Interessante è stata anche la riflessione della Luchetti sul cinema al femminile: «Personalmente credo che se un film è bello o brutto non dipenda dal genere di chi lo dirige o lo interpreta. Il cinema al femminile esiste ma non è una categoria a sé. Andava educato lo sguardo e questo è stato fatto, il cinema è cinema non chiamiamolo cinema femminile».

Curioso anche il confronto tra il cinema indipendente e le serie tv prodotte dai colossi televisivi: «La differenza è semplice: è come giocare a calcio nel cortile di casa o a San Siro. Detto questo io cerco di imparare da ogni esperienza che faccio». Infine, in riferimento al titolo della rassegna, è stato chiesto alla regista che “tempi memorabili” stiamo vivendo: «Credo che oggi noi siamo come un pitone che fa la muta, ha dei tempi lunghi, ma si spera che poi la sua vita sia migliore. Con un po’ di lavoro sapremo diventare memorabili». Alla Luchetti è stato poi consegnato il Premio Lucia, riconoscimento simbolo del Lecco Film Fest, dedicato al talento e all’impegno femminile nel mondo del cinema. Glielo ha consegnato Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio. A seguire alle ore 19, Gianluca Arnone della Rivista del Cinematografo, ha presentato il regista Andrea Pallaoro. Curiosa la sua storia, che lui stesso ha raccontato. Infatti, ha lasciato Trento a 17 anni per frequentare il quarto anno delle superiori all’estero, in Colorado, e non è più tornato in Italia. Ha studiato cinema negli Usa dove ha ottenuto un master in regia cinematografica al California Institute of Arts e si è laureato in Cinema all’Hampshire College. Ieri pomeriggio al Cinema Nuovo Aquilone è stato proiettato il suo film “Medeas” che è stato presentato alla 70ª edizione del Festival di Venezia nella sezione “Orizzonti”. Con questo film Pallaoro ha vinto il Marrakech Film Festival come miglior regista e il Trento Film Festival. Nel 2017, Andrea Pallaoro è stato in concorso alla 74ª edizione del Festival di Venezia con il suo film “Hannah”, una coproduzione italo/belga con Charlotte Rampling, attrice britannica, e l’attore francese Andrè Wilms. “Hannah” è la storia di una donna che fa i conti con il proprio passato, una storia che parla della nostra contemporaneità e della difficoltà di connettersi con il mondo.
Al regista, che vive a Losa Angeles, è stato chiesto come mai nei suoi film si privilegino le immagini alle parole: «Quello che mi interessa nei miei film è dare forma al mondo interiore dei miei personaggi. Lo stesso come spettatore: guardo le pellicole non tanto per i dialoghi quanto per quello che le immagini ci dicono». Quasi d’obbligo la domanda sull’importanza dei suoi studi americani: «Devo dire che ho studiato in una scuola che puntava tutto o quasi sulla creatività e questo è stato fondamentale, ma sono cresciuto anche a livello professionale. È stata un’esperienza molto positiva sia a livello umano che dal punto di vista del mestiere».
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