
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 05 Luglio 2025
Lupi nel Parco dello Stelvio: tre branchi stabili e nuovi cuccioli
Continua il monitoraggio: il Rapporto grandi carnivori conferma la presenza stabile di tre branchi di lupi al Tonale, Val Grande-Mortirolo e Sondalo-Valfurva
Bormio
Interessante focus sul monitoraggio del lupo nel Parco nazionale dello Stelvio, quello contenuto nel “Rapporto grandi carnivori in Regione Lombardia 2024” fresco di presentazione. Attualmente, come riferisce il Parco stesso sulla propria pagina Facebook, i branchi presenti, almeno in parte, nel territorio lombardo del Parco nazionale sono tre fra quello del Tonale, in essere dal 2019, quello della Val Grande-Mortirolo, presente dal 2023, e quello di Sondalo-Valfurva, pure monitorato dal 2023. «Il branco del Tonale è intensamente monitorato per scoprire se la nuova femmina alfa si sia riprodotta, ma ancora non si hanno informazioni a riguardo - osservano dal Parco -, mentre è stata fototrappolata a giugno la femmina alfa della Val Grande, riconoscibile per via di un particolare alla zampa, in evidente stato di lattazione. La lupa sembrerebbe spostarsi tra la Val Grande e l’area della Val di Rezzalo. Infine, ad aprile è stata fototrappolata la femmina alfa presente in Valfurva, in possibile stato di gravidanza, ma da allora non è più stata ripresa. Il monitoraggio continua per ottenere maggiori informazioni, mentre dopo l’avvistamento e le tracce di orso rinvenute nel mese di maggio, non sono giunte nuove segnalazioni al riguardo al Parco». Queste le ultimissime dall’area protetta, ma interessante è l’excursus storico sulla presenza del lupo nel Parco tracciata sul report regionale e molto interessante anche gli studi sulle dinamiche interne ai gruppi e sugli spostamenti dei lupi oltre che sul tipo di dieta che seguono, studio effettuato, quest’ultimo, analizzando le loro deiezioni.
Quanto alla presenza del lupo nel Parco risale al 2019 con la nascita dei cuccioli del branco del Tonale, che gravita fa la Lombardia, nella zona Valle delle Messi e Val di Viso, e il Trentino Alto Adige, fra Vermiglio ed Ossana. La femmina dominante è nata nel 2017 in Trentino e durante la dispersione nel 2018 si è unita a un maschio probabilmente proveniente dalla bassa Val Camonica. Tra il 2019 e il 2024 si stima siano nati in media 5-6 cuccioli ogni anno. Alcuni crescendo si sono allontanati dal branco ed hanno fondato nuovi branchi nelle zone vicine. In pratica quattro femmine nate e disperse dal branco del Tonale hanno dato origine a nuovi branchi del Mortirolo-Val Grande (a cavallo fra le province di Sondrio e Brescia), di Peio-Ossana, in Trentino, di Sondalo-Valfurva, e di Val Rendena, nei pressi di Madonna di Campiglio. A fine 2024, poi, la femmina alfa del branco del Tonale, nota anche per la cecità da un occhio, è stata sostituita probabile da una sua figlia. Dal branco del Mortirolo-Val Grande, precisa il report, sono nati nel 2023 e 2024 in media 5-6 cuccioli l’anno, ed occupa la zona di confine fra Sondrio e Brescia e segnalazioni sono giunte anche da Sondalo. Quanto al branco di Cancano Fuorn che risiedeva fra la Svizzera, il suo Parco nazionale e limitrofi, e il Parco dello Stelvio, è stato del tutto rimosso dalle autorità svizzere lo scorso inverno.
La femmina aveva partorito otto cuccioli nel 2023 e sei nel 2024. Infine, con riguardo alla nostra provincia, c’è il branco di Sondalo-Valfurva composto da una coppia alfa e altri due individui con la femmina dominante figlia del branco del Tonale. Non si hanno ancora riscontri circa la riproduzione e anche il territorio del branco non è del tutto delineato. Gravita fra Val Zebrù, Valfurva, Valdisotto e Sondalo. Tutte le presenze sono attentamente monitorate con fototrappolaggi e una lupa è anche stata da poco radiocollarata. La loro dieta, dall’esame di 150 campioni di feci, è a base soprattutto di cervo, che abbonda nel Parco, seguito dal capriolo e da pecore predate in estate, 21 in tutto.
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