
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 20 Febbraio 2015
Masegra e teatro: la rinascita passa
per le donazioni
Dal Comune il via alla campagna di Art bonus. Saranno distribuiti volantini low cost in città. Forti sgravi fiscali a chi decide di contribuire.
Per il Teatro sociale e Castel Masegra cittadini e imprese potranno fare un «dono che conviene». È lo slogan scelto dal Comune per presentare l’“Art bonus”, l’agevolazione fiscale sulle donazioni per la tutela del patrimonio culturale: la scritta campeggia sul pieghevole che prossimamente arriverà nelle case di tutte le famiglie di Sondrio, per informare i cittadini di questa possibilità introdotta nel 2014 dalla legge 106.
Già lo scorso anno palazzo Pretorio aveva avviato una prima comunicazione sull’“Art bonus”, con una conferenza stampa e un avviso pubblicato sul sito istituzionale, ora la campagna entrerà nel vivo con l’invio dei volantini alle famiglie e contatti con le imprese. L’hanno spiegato ieri gli assessori Gianpiero Busi (Bilancio) e Marina Cotelli (Cultura), che a palazzo Pretorio hanno presentato queste nuove iniziative a sostegno del restauro del Teatro sociale e del rilancio del Masegra, i due interventi scelti dall’amministrazione per spendere le donazioni. Una campagna “low cost”, ha sottolineato Busi: «I volantini saranno distribuiti a costo minimo – ha spiegato - grazie alla collaborazione di due consiglieri comunali, Francesco Bettinelli e Marco Alberti, e della tipografia Bettini che ha donato la stampa, e ad una convenzione con le Poste per la spedizione a prezzi molto bassi».
Sui due progetti al centro dell’appello del Comune «c’è un interesse forte e diffuso da parte della comunità», ha rimarcato Cotelli, e proprio per questo palazzo Pretorio li ha scelti. Per l’ex Pedretti i fondi necessari a completare il restauro sono già in cassa, ha ricordato Busi, ma le donazioni potranno aiutare «a rispettare il patto di stabilità e a liberare risorse per altri interventi». Per il Masegra, invece, ai 740mila euro già investiti andranno aggiunti altri 900mila euro per completare la valorizzazione, e il Comune sta lavorando su varie vie di finanziamento, compresa questa.
«Tutti possono partecipare, anche con piccoli contributi – ha segnalato Cotelli -, non è un’imposta né una sponsorizzazione, ma una donazione liberale che sostiene beni pubblici che tutti fruiranno. Per la prima volta in Italia, la donazione diventa molto conveniente grazie ad un forte sgravio fiscale, introducendo una forma di mecenatismo che in vari Paesi è già molto diffusa per sostenere musei, biblioteche o enti musicali». Con questo sistema, ha segnalato Cotelli, viene proposta «una nuova forma di patto di cittadinanza, per cui a fronte di una donazione il Comune dichiara come spenderà i soldi e ne dà rendiconto, mentre lo Stato restituisce gran parte di quanto viene donato». E per Cotelli il tutto si può riassumere con tre concetti chiave, «convenienza, chiarezza, voglia di far parte della comunità sostenendo gli investimenti sulla cultura».
Il funzionamento pratico dell’“Art bonus”, riassunto nei volantini, è semplice, ha spiegato l’assessore Busi: cittadini, imprese e liberi professionisti, ovunque residenti, possono donare il proprio contributo tramite un bonifico al Comune, ottenendo un credito d’imposta pari al 65% (in tre anni) della cifra versata, a fronte della presentazione della ricevuta di donazione. Una è già arrivata, e l’auspicio è che altre seguano: «Un sondriese lo scorso anno ha donato 1.600 euro – ha detto Busi – e lo Sportello del cittadino in questi mesi ha ricevuto molte richieste di informazioni». Per le prossime settimane palazzo Pretorio ha intenzione di organizzare anche «incontri mirati con potenziali donatori», ha spiegato Cotelli, collaborando anche con le associazioni di categoria: ieri erano presenti rappresentanti di Confindustria, Confartigianato e Confcommercio Sondrio, che faranno da tramite per informare le imprese di tutto il territorio.
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