Nuovi guai per il trapper Baby Gang:
arriva in Ferrari e scoppia la rissa

L’arrivo in Ferrari al concerto, ed è il caos. Baby Gang, rapper lecchese di origini marocchine fa ancora parlare di sé. Sabato sera si è presentato al Carroponte, area concerti di Sesto San Giovanni, nell’hinterland nord di Milano, dove era in programma una sua esibizione, al volante di un bolide rosso (preso a noleggio), una Ferrari F8 Tributo. Subito l’agitazione è salita, ed è nato un parapiglia in mezzo alla gente, dopo che un uomo, tra i presenti, ha sputato contro la macchina (scena documentata in un video postato sui social). Poi è andato in scena uno scontro contro gli steward incaricati della sicurezza dell’evento. Secondo quanto emerso, il rapper ha forzato infatti con la macchina il cordone della security, rischiando di investire due addetti. A quel punto si è scatenato un tafferuglio al quale avrebbero preso parte anche gli amici del rapper, una ventina in tutto.

Sono intervenuti gli agenti del terzo reparto mobile della Questura di Milano, con caschi e scudi. Alla fine il bilancio è di due agenti feriti per un lancio di bottiglie nei loro confronti, e l’arresto di un giovane, Anes Mihoub, in arte Néza, 21 anni, nato a Legnano, nonchè nome piuttosto conosciuto ed emergente sulla scena trap, tanto da aver firmato un contratto con una major discografica come la Warner. Il ragazzo è stato accusato di resistenza e ieri mattina, di fronte al giudice del tribunale di Monza Carmelo Di Paola, ha scelto di patteggiare la pena a un anno, con il beneficio della sospensione condizionale.

Si stanno valutando, invece, eventuali provvedimenti nei confronti di Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, 23 anni, nato a Lecco, già coinvolto in diverse vicende giudiziarie. Il giovane è entrato nell’area pedonale con la Ferrari presa a noleggio, che è stata rimossa dalla polizia locale di Sesto, proprio perché lasciata in sosta in un’area vietata. Forzando l’ingresso, due steward sono rimasti leggermente feriti nel tentativo di fermare la macchina.