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Martedì 05 Marzo 2013
Preda Rossa, motoslitte
sul ghiacciaio: «Basta»
Giuseppe Miotti e Michele Comi danno libero sfogo alla rabbia suscitata dalla fotografia di una scorribanda delle motoslitte sulla Sella di Pioda, la parte più alta della zona. Un'azione giudicata uno sfregio che richiederebbe azioni drastiche
VALMASINO - Guide alpine sul piede di guerra. La fotografia che cattura motoslitte sulla Sella Pioda del ghiacciaio di Preda Rossa, in Valmasino, manda su tutte le furie Giuseppe Miotti e Michele Comi. «Crediamo che la misura sia colma - dicono - e siamo stufi di sentirci presi ingiro da chi a parole invoca norme e regolamenti e nella pratica lascia che siano violate». Comi e Miotti credono sia giunto il momento di dotare le motoslitte di targa, così da renderle individuabili in caso di infrazioni.
Quelle striature nella neve sono solchi che feriscono chi ama la montagna e la rispetta. Questo il messaggio che voglio far passare le guide alpine e gli operatori turistici della Valmasino. Non risparmiano critiche alle amministrazioni locali: «Certo è più facile sanzionare le infrazioni della strada, altra cosa è tutelare il territorio, perché comporta fatica. Forse un po' di fitness sarebbe consigliabile a tutti gli amministratori e tutori dell'ordine, molti dei quali dimostrano di avere scarsa conoscenza dei luoghi alti».
La critica nei confronti delle istituzioni locali non risparmia nessuno. E Comi e Miotti portano a esempio i 200mila euro investiti dal Bim per in progetto di comuinicazione turistica. «Con quelle risorse, per esempio, si sarebbero potute finanziare per anni conferenze e lezioni nella scuole per spiegare ai ragazzi che la montagna non è da consumare all'infinito e mai come ora va preservata con tenacia». Le motoslitte sono il male peggiore che la montagna possa subire. Possono causare slavine e incidenti gravi. «Una volta individuate, i conducenti dovrebbero essere multati, come avviene per gli sciatori indisciplinati, e mandati via a piedi, dopo aver sequestrato il mezzo».
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