
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 30 Maggio 2019
Processo ex Falck, sindaco già al lavoro
«Ci costituiremo parte civile in udienza»
Novate Mezzola, Pierangelo Nonini: «Nei prossimi gironi il passaggio delle consegne». Mariuccia Copes pubblica il memorandum di quanto fatto: «Già incaricato un avvocato».
«Nei prossimi giorni è mia intenzione incontrare l’ex sindaco Copes per il passaggio di consegne. In quell’occasione chiederò tutti gli aggiornamenti sulla vicenda del processo riguardante l’ex Falck. Posso confermare, però, fin da subito l’intenzione della mia amministrazione di proseguire la strada di quella uscente costituendoci parte civile nel processo che si terrà a settembre. In queste ore incontrerò anche il mio gruppo per fare il punto della situazione». Così Pierangelo Nonini, neosindaco da poche ore di Novate Mezzola. Bisogna prendere in mano subito la questione dell’ex stabilimento siderurgico. Sia per quanto riguarda il progetto di Parco Minerario del San Fedelino, attualmente fermo probabilmente anche per il ricorso al Tar di Novate Minearia contro la Comunità Montana e Sportello Unico per le Attività Produttive e, soprattutto, il processo che a Sondrio si aprirà in relazione alla avvenuta messa in sicurezza dei siti contaminati e dei supposti «vizi delle analisi delle acque e di problematiche dei piezometri, con conseguente falsità dei relativi certificati».
Sulla partita nei giorni precedenti le elezioni ha messo il carico il sindaco uscente Mariuccia Copes, che nella sua relazione di fine mandato inviata alla stampa e pubblicata sul sito del Comune ha dedicato alla vicenda Falck molte pagine. Un vero e proprio memorandum di quanto accaduto negli ultimi vent’anni e degli ultii passi fatti prima del 26 maggio. «La giunta con delibera del 13 maggio ha conferito l’incarico all’avvocato Gino Ambrosini di costituzione di parte civile all’udienza preliminare nell’ottica di dare continuità e coerenza al percorso intrapreso nel proprio mandato», ha scritto Copes.
Un percorso che, dopo cinque anni di critiche pesantissime, l’ex sindaco ha difeso con i denti. Soprattutto per quanto riguarda il progetto di Parco Minerario. Cioè la ripresa produttiva del sito per produrre ballast e conci da galleria: «L’insediamento nell’area dismessa di un’attiva produttiva è stata concepita, per il Comune, come volta a costituire una garanzia perché il privato proprietario, anche se non responsabile della contaminazione, si responsabilizzasse al mantenimento del sito in condizioni di sicurezza, cosa altrimenti impossibile sia per il Comune, privo di ogni mezzo e competenza, che per gli altri enti pubblici sotto il profilo dei costi». Il tutto mentre veniva chiesta, inutilmente, a Regione Lombardia per tre volte di riaprire il procedimento di bonifica: «Il nostro Comune è rimasto solo, di fronte all’impossibilità di farsi carico, unicamente col proprio bilancio, di un intervento economico assolutamente al di sopra delle nostre possibilità».
Della vicenda si occuperà il nuovo gruppo di maggioranza, composto oltre che da Nonini da Fausto Nonini, Ilario Rabbiosi, Elena Caligari, Michele Cominetti, Giuliana Libera, Luciano Leoni, Vincenzo Fallini.
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