
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Gennaio 2017
Pronto soccorso e reparti stipati , è l’effetto influenza
Superlavoro nelle strutture ospedaliere: incremento del 20-25% degli accessi. Scarseggiano i posti letto
Continua il super lavoro per i pronto soccorso delle strutture ospedaliere, i reparti di medicina generale e i medici di base legato ai numerosissimi casi di influenza che stanno colpendo i residenti di Valtellina e Valchiavenna in questo inizio di 2017.
Se, proprio nel giorno di Capodanno, al pronto soccorso del capoluogo si erano registrati addirittura 225 accessi, “record” storico per la struttura, gran parte di essi ovviamente legati all’influenza, nei giorni successivi l’affluenza è leggermente diminuita, mantenendosi comunque al di sopra di quella che è la media: «Abbiamo registrato - evidenzia il direttore sanitario dell’azienda socio sanitaria territoriale Giovanni Monza - un incremento del 20-25% rispetto a quella che normalmente è la media giornaliera. Per quanto riguarda il pronto soccorso di Sondrio siamo passati da 80-90 accessi ai 120 in media di questi giorni. La “pressione” sul pronto soccorso è stata più sensibile nei giorni delle festività, mentre ora, con la riapertura degli studi dei medici di base, comincia ad allentarsi un po’. Inoltre, un incremento degli accessi giornalieri si è registrato anche al pronto soccorso di Morbegno».
Vale la pena di sottolineare, poi, che l’attività infermieristica del pronto soccorso di Sondrio è organizzata in tre turni (7,00-14,00; 14,00-21,00; 21,00-7,00) con i primi due coperti da cinque infermieri di cui tre fissi in pronto soccorso, uno per trasporti secondari urgenti e uno per il mezzo di soccorso avanzato (Msa) e il terzo coperto da quattro infermieri di cui due fissi, uno per trasporti secondari urgenti e uno per il Msa. Agli infermieri si aggiungono due ausiliari nei primi due turni e un ausiliario in quello notturno. A Morbegno i tre turni sono coperti da tre infermieri, che lavorano tutti in pronto soccorso a meno che non ci sia la necessità di trasporti secondari urgenti o di utilizzare il Msa; i primi due turni sono coperti anche da un ausiliario e dalle 8 alle 15,45 è presente anche un coordinatore.
Non sempre, però, la visita in pronto soccorso ha fatto emergere sintomi influenzali poi curabili a casa e con “semplici” prescrizioni da parte del proprio medico di base: numerosissimi, infatti, sono stati e continuano a essere anche i ricoveri nel reparto di medicina generale dell’ospedale di Sondrio: «Il reparto è saturo e anche oltre - commenta Marta Benedetti, medico del reparto sondriese - visto che ricoveriamo anche pazienti, dai quattro agli otto di media in questo periodo, fuori dal nostro e in altri reparti dell’ospedale in base alla disponibilità di posti letto. Nelle prime valutazioni sui pazienti ci aiutano anche i medici di base, soprattutto per venire a conoscenza di altre patologie o complicazioni: in alcuni casi, poi, i pazienti stessi vengono ricoverati in rianimazione e tornano nel reparto di medicina generale una volta che si sono stabilizzati». «Ci sono indicazioni della Regione - ha fatto eco Giovanni Monza - sui meccanismi per far fronte a un possibile numero elevato di ricoveri e in primis, per l’appunto, si parla di collocamento in altri reparti dove ci sia disponibilità di posti letto».
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