Provincia, cartelli stradali
in dialetto: è polemica

Approvata a Villa Locatelli la mozione per la difesa delle tradizioni locali e per istituire la segnaletica in dialetto. I consiglieri d'opposizione hanno votato contro o addirittura sono usciti dall'aula. <Una mozione inutile e strumentale - ha detto l'ex presidente Virginio Brivio - a parte il fatto che problemi sono altri>

m.galli

LECCO - E' passata con i voti di Pdl e Lega compatti, mentre i consiglieri di opposizione in parte l'hanno affossata e in parte sono usciti dall'aula. La mozione presentata dai capigruppo dei due partiti di maggioranza per salvaguardare la cultura e le tradizioni locali, compresa la toponomastica, istituendo i cartelli con i nomi in dialetto di luoghi e paesi, ha suscitato una vivace discussione in Consiglio provinciale. Virginio Brivio ha obiettato: <E' inutile e strumentale. Che senso ha questa sorta di raccomandazione della maggioranza a se stessa ad attuare l'attenzione alla cultura locale, prevista nelle linee programmatiche e concretizzabile con una postazione di bilancio? E' solo una questione ideologica, una specie di verifica dei rapporti di forza interni>.
Il presidente Nava ha ribadito l'importanza di difendere la nostra cultura in un momento in cui <a fronte di una doverosa apertura alle altre culture, si rischia di tagliare i legami con le nostre radici>.

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Martedì 12 Gennaio 2010

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