
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 30 Maggio 2019
Ringraziamenti e felicità on line
«In 29 Comuni Lega sopra il 60%»
Non si spegne l’eco dei risultati che in provincia hanno incoronato il partito di Salvini. Nel capoluogo il dato è passato dal 29% al 40% - «Crescita che consegna grosse responsabilità».
Lo sfondo azzurro, la faccia di Matteo Salvini e un “Grazie Valtellina e Valchiavenna 53,39%”. È affidato prevalentemente a Facebook il messaggio di gioia degli esponenti della Lega di Valtellina e Valchiavenna per il risultato elettorale di domenica, quel 53,39% spuntato alle europee che sgombra il campo da qualsiasi dubbio - se ancora ce ne fossero stati - sull’orientamento politico generale della provincia di Sondrio che dimenticati gli antichi fasti della Democrazia cristiana di cui era feudo indiscusso ha sposato la linea di Salvini. A livello nazionale, almeno, perché alle amministrative qualche colpo qua e là - Morbegno e Tirano su tutti - l’ha perso.
Sono gli esponenti locali di spicco del partito a delineare il quadro con numeri e commenti, a far sì che l’eco del clamoroso successo non si spenga, pur nella consapevolezza di ciò che l’onore comporta in termini di onere.
Ad affidarsi ai dati, divertendosi con le statistiche è Jonny Crosio, l’ex parlamentare che avrebbe voluto correre per un posto in Europa e che ora sogna, una volta ripristinata l’elezione diretta, di fare il presidente della Provincia a palazzo Muzio.
«In Valtellina e Valchiavenna in 29 comuni su 77 la Lega vola oltre il 60%» ricorda postando l’elenco dei paesi e la relativa percentuale di voto, raccogliendo commenti e numerosi like.
Ventinove Comuni guidati da Mello che sfiora il 78% a favore del partito di Salvini e chiusi da Torre Santa Maria che va poco sopra il 60%. Ma ce ne sono altri 41 in cui le preferenze per la Lega sono state sopra il 50% con sette Comuni sopra il 59 e 5 sopra il 58%. Le peggiori performance, comunque tutte sopra il 40%, la Lega le fa nei centri più grandi: da Chiavenna (47,72) a Tirano (47,63%), da Morbegno (42,92%) a Sondrio (40,39%). E in Comuni che esprimevano candidati locali per le europee: Livigno (47,27) dove c’era il forzista Damiano Bormolini e Caiolo ( 47,25), paese d’origine del dem Giovanni Farina. A dimostrazione di quanto il contatto diretto, la conoscenza con gli amministratori conti ancora.
Un dato quello del capoluogo sul quale si sofferma Maurizio Piasini, leghista della prima ora, presidente del consiglio comunale di Sondrio. «Anche in città la Lega cresce - sottolinea - e raggiunge il 40% confermandosi primo partito: alle politiche dell’anno scorso eravamo arrivati al 29%. Una grande crescita che però consegna una grossa responsabilità anche ai rappresentanti cittadini della Lega. Bisogna lavorare per continuare a dare risposte concrete ai sondriesi, avanti così». Fa un ragionamento più ampio, Ugo Parolo, il deputato leghista già assessore provinciale e sottosegretario regionale nella giunta Maroni.
«Il merito è tutto e solo tuo: grazie - commenta sulla sua pagina Facebook la foto di Salvini che analizza il voto raccogliendo anche lui numerosi consensi e condivisioni -. Sono nella Lega dal 1998 (quando ancora si chiamava Lega Nord, nda) e ho vissuto in prima linea ogni momento, da quelli più belli ai più difficili, dalle delusioni ai sogni e di sogno oggi politicamente se ne realizza uno, il più ambizioso: la Lega è il primo partito italiano».
Da qui l’esortazione a festeggiare, il ringraziamento a tutti gli elettori per la fiducia accordata ancora una volta al partito, ma non senza un monito: «...da vecchio leghista, un po’ rompiscatole - aggiunge - attenzione perché da domani inizia la parte più difficile». Già perché i numeri vanno tradotti in fatti e la fiducia in qualità della vita e di governo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA