Santa maria hoé ricorda Franchino:
«Il suo hobby era curare il paese»

Il sindaco Brambilla: «Conosceva i segreti di quasi tutte le strade del paese perché tante le aveva costruite lui stesso»

Santa maria hoé

Era un volto notissimo del paese Francesco Perego, detto Franchino. Non solo perché lo si vedeva spesso in giro ma anche per i suoi modi pacati e la cura maniacale per tutto quello di cui si occupava. Franchino, come lo chiamavano tutti a Santa Maria Hoè, spiega il sindaco Efrem Brambilla, «era un grande esperto di lavori stradali».

Una conoscenza acquisita nel corso di una vita lavorativa trascorsa alle dipendenze dell’azienda Panzeri di Olgiate Molgora, dove aveva sempre lavorato. «Talvolta collaborava con il Comune, con l’ufficio tecnico quando c’erano questioni da affrontare sulle strade. Conosceva i segreti di quasi tutte le strade del paese perché tante le aveva costruite lui stesso quando lavorava ed era un vero esperto soprattutto da un punto di vista molto pratico. Mi ha aiutato in tante cose e insegnato moltissimo sui cantieri stradali».

La scrupolosità che guidava il suo lavoro, una volta andato in pensione, l’aveva applicata ai suoi hobby. «Era il capo della via in cui abito - continua il primo cittadino. - Il suo hobby era tenere pulita e in ordine via Risorgimento, svolgendo anche personalmente piccoli lavoretti». Brambilla ricorda che Franchino aveva «un grande senso civico» e che accanto a casa sua «aveva messo un palo molto alto in cima alla quale c’era la bandiera italiana». Quando lo incontrava, Franchino gli ripeteva sempre: «una strada è come una donna, se la porti nel cuore e non l’abbandoni diventa sempre più bella».

Anche Roberto Corbetta, a lungo sindaco di Santa Maria Hoè, aveva avuto a che fare con Perego durante i suoi mandati da primo cittadino. «Era un uomo tutto casa e lavoro. Era una persona molto a modo, che non usava mai parole di troppo e che si distingueva per la sua meticolosità. La stessa che lo portava a fare in modo che in casa sua tutto fosse ordinato, in maniera geometrica, perfettamente in ordine. Probabilmente, quel rigore che seguiva nel lavoro lo applicava anche nella vita privata». Ricordi vaghi di Franchino anche da parte di Giovanni Battista Bernocco, sindaco di Olgiate, che ha la sua attività artigianale e la sua abitazione e poche decine di metri dal luogo in cui il settantenne ha perso la vita. «Lo conoscevo di vista avendolo incontrato più volta al Sunset boulevard, dove stava andando anche domenica mattina, quando è morto»·

Già fissati i funerali, che si svolgeranno martedì pomeriggio alle 15 nella chiesa di Santa Maria Hoè. Franchino lascia la moglie Morena Fumagalli. Intanto, giungono notizie confortanti dall’ospedale dove sono state ricoverate le due ragazze che viaggiavano sui sedili posteriori dell’auto che si è scontrata con una Volkswagen Golf, diretta a La Valletta Brianza. Mentre una delle due se l’è cavata con una ferita al volto, un’altra, Alice Mottadelli, 19 anni, è stata sottoposta a un lungo intervento alla schiena che pare essere andato bene.

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