Sarà a rotazione per un anno e interesserà 2400 dipendenti
Ieri raggiunta l’intesa tra le parti
Malpensa
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L’aeroporto di Malpensa: il salvataggio di Sea Handling passa dalla cassa integrazione
(Foto di
repertorio)
La parola fine è stata scritta. Sarà cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per quasi 2.400 persone: tanti sono i dipendenti di Sea Handling di Malpensa e Linate che dal 1 gennaio 2014 ruoteranno in Cigs per dodici mesi.
Due gli step per l’applicazione dell’ammortizzatore sociale: il primo legato a un tot di mesi dell’anno nuovo, fino alla nascita della nuova società di servizi aeroportuali a terra – Airport Handling – sempre ammesso che la commissione europea dia l’okay all’operazione.
In caso affermativo, dal primo gennaio, sarà cassa a rotazione per circa 200 lavoratori al giorno su 2.400, verosimilmente per almeno il primo semestre dell’anno. In tal modo, non verranno a mancare i servizi resi alle compagnie aeree e gli aeroporti continueranno a funzionare. Dopodichè, all’avvio delle attività della newco, sarà Cigs a zero ore per le persone che non saranno passate alla nuova società e che potranno arrivare in Airport Handling in un secondo momento o essere ricollocate altrove. Questi i termini dell’intesa raggiunta ieri tra le parti, tra azienda e Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl, Flai e Rsu di Sea Handling. In entrambi i periodi, le buste paga dei lavoratori vedranno la partecipazione di Inps e del fondo di sostegno al reddito del trasporto aereo.
Settimana prossima la ratifica della Cigs in regione Lombardia. «Si tratta di un passaggio inevitabile e indispensabile», dichiara Andrea Orlando (Flai Ts). Afferma per la Uiltrasporti Liviano Zocchi: «Non ci siamo sottratti a compiere dei passi verso la protezione dei lavoratori, la Cigs è uno strumento necessario». Ma se l’Unione europea bocciasse Airport Handling? «Ci sarebbe soltanto un ventaglio negativo di ipotesi», ammette Zocchi, «e non sarebbero soltanto Sea e Sea H a subirne gli effetti, ma anche tutte le altre aziende che svolgono attività di handling a Malpensa e Linate perchè credo che, a quel punto, si andrebbe sulle strade».
Senza dover pensare alla scelta tra fallimento o blocco degli aeroporti, è ora lo strumento istituzionale della Cassa ad aprire il futuro imminente del nuovo anno. «Il referendum tra i lavoratori sarà quando si entrerà nel merito della trattativa», ricorda Liviano Zocchi. «Adesso usiamo lo strumento istituzionale adatto ad affrontare i momenti di criticità».