
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 03 Settembre 2015
«Servono posti letto. Anche le case
aiutano»
Il comparto chiavennasco è soddisfatto. Levi: «Bene l’estate, ma occorre
aumentare l’offerta ricettiva».
Ci sono meno di duemila posti letto negli alberghi da Madesimo a Verceia, Val Bregaglia compresa. Serve una soluzione perché, senza offerta ricettiva non è possibile puntare sullo sviluppo del settore, come conferma il presidente dei Commercianti Davide Levi.
«Per il comparto della ristorazione è stata una buona estate, sia per le condizioni climatiche favorevoli, sia per il buon lavoro svolto dalle amministrazioni, dall’epoca di Teresa Tognetti in poi - spiega -. Abbiamo rilevato un’ottima presenza di turisti stranieri».
Ora Levi non ha dubbi: bisogna puntare sul potenziamento delle strutture ricettive. «Non parlo solo di Chiavenna, ma dell’insieme della valle con politiche di programmazione turistica di lungo termine. Una delle priorità è l’utilizzo del patrimonio edilizio per affitti a turisti, a partire da soggiorni di pochi giorni. Un po’ come se si trattasse di una ricettività diffusa. Ci sono moltissime situazioni di inutilizzo, questo trend dev’essere invertito».
In Valchiavenna un’esperienza di questo tipo c’è già, a Madesimo, ma non è ancora ben nota a Chiavenna, dove Levi cita l’esempio svizzero di Interhome, società che si occupa dell’affitto di oltre 33.000 case vacanza in trentuno Paesi. Dal moderno appartamento in città all’elegante villa con piscina, dal rustico casale immerso nella campagna al romantico chalet di montagna, fino alla dimora storica o al lussuoso castello: nell’elenco delle proposte c’è di tutto.
«Si creerebbero delle opportunità di occupazione per l’organizzazione e l’accoglienza dei turisti. Credo che ogni tipo di criticità, ad esempio per i rischi legati ai danni da parte degli inquilini, sia facilmente superabile grazie a una cauzione basata sulla carta di credito. Non conosciamo il numero di appartamenti potenzialmente interessati, ma sappiamo che in Valchiavenna ci sono migliaia di case che potrebbero essere utilizzate».
Levi punta sul sostegno delle istituzioni locali. «Dagli enti pubblici potrebbe arrivare un finanziamento agevolato, non a fondo perduto, ma con un tasso agevolato, per supportare gli interventi di riqualificazione finalizzati all’immissione sul mercato di questi edifici attualmente inutilizzati. I benefici sarebbero elevati sia per i proprietari, sia per l’economia locale, non solo nel turismo ma anche nel comparto che si potrebbe occupare delle ristrutturazioni».
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