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Venerdì 10 Maggio 2013
Sondrio, mense scolastiche
Tagliate le tariffe alle famiglie
Nel corso di quest'anno scolastico la quota fissa arriva a un massimo di 34 euro, mentre per il prossimo anno scolastico si pagherà un massimo di 26 euro. Rivisti anche i redditi per la quota fissa
Scongiurato e spenti sul nascere i timori dei genitori per un aumento delle tariffe delle mense scolastiche nel capoluogo per il prossimo anno. Le ipotesi di un rincaro e di tariffe più "pesanti" per le famiglie si erano diffuse nei giorni scorsi tra i genitori di alcune scuole, provocando lamentele e un diffuso malcontento, probabilmente anche per un'interpretazione sbagliata di una comunicazione partita dai consigli d'istituto.
Fatta chiarezza, è intervenuta con una smentita anche l'assessore alla Cultura e all'istruzione del Comune di Sondrio, Marina Cotelli: «Innanzitutto - ha precisato la Cotelli - non è stata effettuata nessuna modifica alle tariffe di quest'anno scolastico dopo l'avvio del nuovo anno nello scorso mese di settembre. Per quanto riguarda quelle del prossimo anno scolastico, come amministrazione non abbiamo fatto alcuna comunicazione in questi giorni, né ci sono novità rispetto alla delibera di giunta che abbiamo approvato lo scorso 17 gennaio».
Effettivamente, le novità relative alle tariffe delle mense scolastiche per l'anno scolastico 2013-2014 e che quindi entreranno in vigore da settembre, sono state definite con la deliberazione della giunta del 17 gennaio 2013 (leggibile e scaricabile, peraltro, nell'apposita sezione del sito del Comune di Sondrio www.comune.sondrio.it e in quest'ultima non sono previsti aumenti: a partire da settembre, infatti, verrà ridotta la quota fissa a carico delle famiglie che pagano il servizio mensa.
Nel corso di quest'anno scolastico la quota fissa arriva a un massimo di 34 euro, mentre per il prossimo anno scolastico si pagherà un massimo di 26 euro.
Inoltre, è stata innalzata, uniformando i criteri di applicazione a quelli utilizzati per gli asili nido, la soglia d'applicazione della tariffa intera per il servizio mensa: attualmente pagavano proprio la tariffa intera per i loro figli i genitori di famiglie con un Isee superiore ai 18 mila euro; da settembre, invece, la tariffa intera verrà applicata alle famiglie con un Isee superiore ai 22,5 mila euro.
«Abbiamo visto - ha spiegato l'assessore Marina Cotelli - che risultavano troppe famiglie in fascia massima e questa ci è sembrata una distorsione, viste anche le attuali condizioni economiche. Per questo abbiamo innalzato la soglia Isee oltre la quale viene applicata la tariffa intera, per dare al sistema maggiore equità».
Peraltro, sulle tariffe del servizio mensa, è stato applicato un adeguamento Istat solamente del 2%, quindi praticamente la metà del tasso d'inflazione totale, che si è attestato al 3,7%. Infine, la deliberazione di giunta del 17 gennaio stabilisce una riduzione del 10% delle tariffe del servizio mense scolastiche per le famiglie che hanno almeno quattro figli minorenni, indipendentemente dal fatto che frequentino la scuola e si avvalgano tutti e quattro proprio del servizio mensa.
«Ci rendiamo conto che le famiglie - ha concluso Marina Cotelli - hanno problemi e difficoltà in questo periodo. Anche per questo, visto che comunque i costi del servizio mensa rimangono invariati, le risorse mancanti, che ammontano a oltre 100 mila euro, sono coperte dall'amministrazione comunale».
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