
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 18 Novembre 2015
«Sondrio, niente aumenti delle tasse nel 2016»
L’assessore al bilancio, Gianpiero Busi, ha illustrato un quadro roseo per il prossimo anno. «Regole nuove sul patto di stabilità con margini importanti. Vendita di ex Provveditorato e mensa non più urgente».
Il prossimo anno «non ci saranno aumenti dei tributi o delle tariffe dei servizi» e con i nuovi meccanismi del patto di stabilità, il Comune avrà meno difficoltà su investimenti e gestione delle spese.
L’ha spiegato lunedì sera in commissione consiliare l’assessore al bilancio Gianpiero Busi, presentando le linee fondamentali del bilancio di previsione 2016 approvato in giunta: prossimamente i vari capitoli del programma economico saranno esaminati dalle commissioni competenti, ma dal quadro generale tracciato da Busi emergono spiragli positivi.
Anche perché la legge di stabilità «per la prima volta da qualche anno a questa parte lascia qualche margine in più», ha sottolineato l’assessore. «In questo bilancio abbiamo recepito le indicazioni relative agli enti locali - ha spiegato Busi -, nella convinzione che verranno approvati in via definitiva come inseriti».
Gli elementi interessanti sono diversi, secondo l’amministrazione sondriese. «Dal primo gennaio si riparte con regole nuove sul patto di stabilità – ha spiegato Busi -, per cui ci sarà comunque l’obbligo di pareggio, ma con meccanismi diversi, basati sulla competenza e non più sul mix cassa-competenza. Prima c’era anche un obiettivo di risparmio rispetto ai bilanci precedenti che nel nostro caso ha obbligato a mettere in gioco circa due milioni di euro. Non avere questo gap da colmare è una partenza importante».
C’è un’altra novità che porta una buona notizia per palazzo Pretorio, se confermata: «Sui pagamenti delle opere pubbliche viene modificato il meccanismo che tante volte ci ha messo in difficoltà – ha spiegato l’assessore –, viene eliminata la necessità di avere entrate corrispondenti alle uscite, anche con i fondi in cassa. Finora siamo riusciti a rispettare il vincolo con alienazioni e ricorso al patto regionale, ora questa regola non c’è più».
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