
Sport / Circondario
Venerdì 05 Settembre 2025
Sylla guida l’Italvolley in semifinale mondiale: domani la sfida con il Brasile
La schiacciatrice lecchese protagonista in campo e fuori: «È il momento giusto per cambiare, ho dato il meglio di me al campionato italiano»
Lecco
L’Italia è ancora una volta tra le prime quattro squadre ai Mondiali di pallavolo femminile. Dopo il netto successo per 3-0 ai quarti con la Polonia, le azzurre se la vedranno domani in semifinale alle 14.30 con il Brasile, che nel frattempo ha sconfitto la Francia. Le azzurre proseguono un cammino iridato finora perfetto e che porta la striscia positiva di vittorie in gare ufficiali a quota 34. Un filotto da record che nel 2025 ha già portato in bacheca la Volleyball Nations League e ha messo l’Italvolley nelle condizioni di giocarsi una medaglia mondiale.
Il percorso al Mondiale in Thailandia si conferma immacolato: tre vittorie su tre nella fase a gironi contro Slovacchia, Cuba e Belgio, con un solo set perso, poi il 3-0 agli ottavi sulla Germania e il netto successo ai quarti sulle polacche che ha spianato la strada per le semifinali. L’Italia approda ininterrottamente in semifinale da quattro edizioni (2014, 2018, 2022 e 2025). L’altra sfida vedrà affrontarsi Giappone e Turchia.
I precedenti sono a favore delle brasiliane, con 65 vittorie contro le 21 delle azzurre. L’Italia, però, ha dalla sua i confronti diretti del 2025, entrambi nella cavalcata che ha portato l’Italvolley al trionfo nella Volleyball Nations League: le azzurre si sono imposte sia nella fase a gironi sia in finale.
Grande protagonista come al solito la lecchese Myriam Sylla, nata e cresciuta prima a Valgreghentino e poi nella Polisportiva Olginate. La classe ’95, che ha da poco firmato con il super club turco del Galatasaray, oltre a farsi vedere sul campo si è resa protagonista di alcune dichiarazioni che non sono passate inosservate prima del quarto contro le polacche.
«Questa formula del Mondiale è una noia mortale – ha affermato –. Preferisco giocare con gare ravvicinate, mentre così è tutto lento. Siamo via da un po’ di tempo. Le abitudini cambiano. Gli spazi sono quelli che sono».
Tagliente anche il suo punto di vista relativamente al passaggio nel campionato turco: «È una scelta personale – ha sottolineato –. Si può cambiare, no? Ho trent’anni, sono grande. La gente dice che è una scelta dettata dai soldi, ma non mi interessa. E se anche fosse? Forse mi dovevo svegliare prima e fare la mercenaria, come mi chiamano ora. Credo sia il momento giusto. Ho dato il meglio di me al campionato italiano».
L’oro iridato sarebbe la ciliegina sulla torta per Sylla, che a oggi vanta una bacheca con un argento e un bronzo mondiali.
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