Tagliaferri doma il “Tor”

dopo 85 ore massacranti

Il mandellese, 45 anni, chiude 8° la corsa valdostana di 330 km - Sul traguardo di Courmayeur anche il premanese Brumana . Ampio servizio su La Provincia di Lecco di sabato 13 settembre

Lecco

Erano le ore 23.34 di mercoledì scorso quando a Courmayeur nel buio della notte è apparso un corridore con la maglietta rossa e il numero 39 appeso ai calzoncini.

Quel corridore, dopo 85 ore e 34 minuti, è arrivato al traguardo della corsa in montagna più massacrante che esista. È l’ottavo in classifica generale a completare il percorso, il primo lombardo ad arrivare al traguardo, ma soprattutto il primo lecchese.

Lui è Massimo Tagliaferri, 45 anni, di Mandello del Lario l’eroe di giornata che si è preso la ribalta di uno degli spettacoli sportivi più incredibili del panorama mondiale.

Tagliaferri ha così portato a termine il Tor des Geants, l’endurance di 330 km e con un dislivello di 24 mila metri che si corre in Valle d’Aosta tra le sue montagne più belle: Monte Bianco, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino. Il Tor, come lo amano chiamare i suoi partecipanti, si disputa sulle alte vie della Valle d’Aosta in un sali e scendi continuo, di giorno e di notte senza mai fermarsi.

La corsa era partita domenica scorsa alle ore 10 da Courmayeur. In 700 si erano presentati al via.

Andrea Brumana di Premana è l’altro lecchese ad arrivare al traguardo di Courmayeur. Venerdì pomeriggio alle ore 14.50, dopo quasi 125 ore di corsa, il valsassinese ha portato a termine il suo Tor. Per gli altri due lecchesi in corsa al Tor è andata male: Giacomo Cominotti di Lecco trasferitosi ad Annone e Gianluca Corti di Lecco hanno dovuto alzare bandiera bianca nei giorni scorsi a causa di problemi fisici che non gli hanno permesso di continuare l’avventura.

Ampio servizio su La Provincia di Lecco di sabato 13 settembre

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