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Mercoledì 05 Giugno 2013
Tentata estorsione, nuove indagini
Assoluzione per Tognini
Assolto, così come aveva chiesto la difesa, così come si era sempre professato lui: innocente. È finito un incubo ieri per Giovanni Tognini, imputato di tentata estorsione ai danni di Viviana Bertolatti e del suo ex marito Guglielmo Trivella, titolari della TMG Scavi, che fu oggetto di preoccupanti e inquietanti incendi.
SONDRIO Assolto, così come aveva chiesto la difesa, così come si era sempre professato lui: innocente.
È finito un incubo ieri per Giovanni Tognini, imputato di tentata estorsione ai danni di Viviana Bertolatti e del suo ex marito Guglielmo Trivella, titolari della TMG Scavi, che fu oggetto di preoccupanti e inquietanti incendi.Il processo era iniziato a novembre dello scorso anno, a margine proprio dell'altro dibattimento che aveva come oggetto gli attentati - tre per la precisione - avvenuti ai danni di alcuni escavatori e mezzi pesanti nei cantieri della Tmg e della Valena che - si è scoperto in seguito - è stata colpita erroneamente.
Tognini, 42enne di Castione, era in pratica accusato di aver chiesto ai Trivella per tramite di Roberto Romeri (parente della moglie del Trivella) 50mila euro (cifra poi scesa a 30mila) per garantire loro l'incolumità e far cessare quegli incendi dolosi.La pubblica accusa - sostenuta in aula dal pm Giacomo Puricelli(in sostituzione del titolare dell'indagine Stefano Latorre) - ha chiesto al termine della requisitoria di condannare Tognini a 4 anni di reclusione e per alcuni testi - vista la loro reticenza - si è spinto a chiedere la trasmissione degli atti per falsa testimonianza.
L'avvocato Francesco Romualdi, difensore dell'imputato, ha invece invocato l'assoluzione mettendo in evidenza «la mancanza di qualsivoglia prova del Tognini che nemmeno conosceva le parti offese e che certo non aveva bisogno di chiedere soldi a nessuno essendo socio di una nota e ben avviata attività commerciale (Tognini Carni di Berbenno, ndr)».Sempre Romualdi ha poi indicato gli elementi di indagine che non sarebbero stati approfonditi «e che forse avrebbero potuto condurre ad un diverso esito dell'inchiesta», ha sostenuto Romualdi, ed il giudice Pietro Della Pona, assolvendo il Tognini, ha in disposto la trasmissione agli atti alla Procura per valutare la posizione di colui che fece da tramite in questa vicenda: il cugino (dei Trivella) Roberto Romeri.
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