Tony Hadley infiamma Sondrio: celebrati quarantacinque anni di successi

Il cantante ha incantato il Teatro Sociale con i suoi brani più famosi, da ’True’ a ’Gold’, coronando dieci anni di emozioni per Gsmile.

Sondrio

Gsmile a caratteri cubitali accanto a una leggenda della musica come Tony Hadley dei mitici Spandau Ballet, che celebra il suo 45° di carriera intorno al mondo. E Sondrio c’è. Teatro Sociale delle grandi occasioni con un “traghettatore di sogni” come Antonio Grimaldi, accanto a “Capitan Ursini”, mentre accoglie tutti in un’atmosfera surriscaldata da “qualcosa di nuovo nell’aria”, godendosi dal proscenio il bel colpo d’occhio sulla platea, consapevole di «aver toccato il top con un artista che ha fatto sognare intere generazioni e che suggella l’impegno crescente di 10 anni di un’associazione che vive di emozioni e di sorrisi».

Quasi incredulo col suo «Ma vi rendete conto chi abbiamo stasera con noi?!», lascia lo spazio alla gratitudine al suo affezionato pubblico e soprattutto a sponsor-amici, nominandoli uno ad uno come sgranando i grani di un rosario. Poi ecco entrare la superstar, Tony Hadley, in un tripudio di luci, elegantissimo in nero con un vistoso foulard grigioperla, e con la sua portentosa band, accolto da un vero boato.

E subito si scatena l’inferno con “Feeling good” che trascina lo spettatore ai trionfi indimenticati degli anni ’80. Ma che voce! Sempre la stessa: piena, possente, incisiva, mentre il luccichio dei telefonini impazza in sala per non perdersi un solo attimo di un concerto che lascerà il segno. Musica che ti prende anche con la biondina effervescente e grintosa che si destreggia alla grande tra bonghi, campane tubolari, rullanti e piatti incandescenti, sorretta dalle corde straripanti, della cassa che martella e le Korg che smanacciano di brutto in “To cut a long story short” e “Only when you leave”.

. Video di Susanna Zambon, immagini di Luca Gianatti Tony Hadley infiamma Sondrio

E Hadley è padrone assoluto del campo, sporgendosi sul promontorio scenico quasi in un incontro ravvicinato del “quarto tipo”, imbeccando il suo pubblico che canta con lui “I’ll fly for you”, mentre il sax prende la parola e “canta” dominando la scena tra lunghissimi applausi. “Grazie, grazie, grazie, thank you”, è il ritornello finale di ogni successo. Momento topico con l’atmosfera magica di “Through the barricades”, vero inno degli Spandau Ballet, una versione quasi intima dalle sonorità vellutate che cattura l’anima. Irresistibile, unica, ovazione. Poi Tony se la prende comoda, seduto sul suo sgabello, mentre mima gli effetti di una lauta cena a base di pizzoccheri che diventano “pit-zo-cheri”, dizione poi corretta, suggerita dalla sala divertita, mentre lui centellina il sapore di un corposo vino valtellinese, prima di galoppare sulle note di “Soul boy” e “Walk of shame” con l’hammond che fischia nella rotacizzazione del Lesley e la biondina tutto pepe e peperoncino “Skorpio” si lancia in un ritmo irresistibile che fa balzare tutti dalle poltrone quando Hadley rende omaggio al grande Freddy Mercury con una “Somebody to love” esplosiva che sale, sale, sale, con l’intero teatro che canta. E siamo ormai alle battute finali in un crescendo vertiginoso che esplode nelle mitiche “True” e “Gold” che fanno scattare tutti in piedi per riversarsi ai piedi del palco a ballare e cantare con Hadley l’“Ammazzadraghi” che dispensa sorrisi e il cinque stampato sulle mani dei più vicini in visibilio.

L’incantatore delle folle colpisce ancora. Tony Hadley col suo irresistibile carisma continua il suo infaticabile tour mondiale – e Sondrio c’era – ancora una volta da vincitore. Vincitore assoluto come Gsmile che è riuscito nell’ardua impresa di mettere in scena un kolossal musicale di altissimo spessore che ha visto la luce negli occhi di un pubblico osannante.

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