Truffe online in aumento, l’allarme di Corecom a Sondrio: «Serve più consapevolezza, non bastano i filtri»

Truffe online in crescita in tutta la Regione. A Sondrio Corecom e Agcom puntano su strumenti e consapevolezza

Sondrio

Il fenomeno delle truffe online, già molto diffuso, è destinato a crescere grazie al ricorso sempre più massiccio all’intelligenza artificiale da parte delle organizzazioni criminali. Si stima che nei prossimi quattro anni questo tipo di truffe occuperanno il 60-70% del mercato delle frodi e questo induce i legislatori e le autorità di garanzia delle comunicazioni a correre ai ripari. Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e Corecom (Comitato regionale comunicazioni della Lombardia) sono attenti al tema e stanno spingendo su azioni protettive «che non sono sufficienti però a scongiurare le truffe - ha detto Cesare Gariboldi, presidente di Corecom Lombardia in un recente convegno promosso a Palazzo Pirelli -, in assenza di una maggiore consapevolezza da parte delle persone stesse». In Lombardia, lo scorso anno, le persone vittime di truffe online sono state 2,1 milioni, il 21% della popolazione, cui sono stati sottratti più di 47 milioni di euro, con una media di 128mila al giorno.

E qualcosa ne sappiamo anche in provincia di Sondrio dove, solo recentemente, abbiamo dato conto di una serie di truffe telefoniche o via sms, che hanno indotto persone anziane, ma anche di mezza età, a correre in banca per far trasferire tutti i loro risparmi sull’Iban fornito loro dai truffatori tramite bonifico istantaneo. Sono scomparsi nel nulla, in questo modo, quasi 300mila euro, in alcuni casi con trasferimenti di 15mila, 20mila, 65mila euro, e con una persona che ne ha persi, in totale, 157mila. La situazione è più che nota alle forze dell’ordine, spesso tirate in ballo dai truffatori per rendere più credibili i raggiri attuati, che, pure, hanno preso parte al convegno di Milano, introdotto da Federico Romani, presidente del Consiglio regionale, e cui è intervenuto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi. «L’Agcom ha introdotto un filtro anti-spoofing, così si chiama - ha detto Cesare Gariboldi -, per bloccare le chiamate dall’estero che mascherano numeri fissi italiani. Perché succede che sul display dei telefoni compaia un numero italiano, mentre la telefonata proviene da una centrale estera. Ebbene, dal 19 agosto scatterà il blocco di queste chiamate dall’estero e dal 19 novembre quello che riguarda la rete mobile. É un passaggio importante, però, le norme e i filtri servono fino ad un certo punto. Fondamentale è far sì che vi sia una maggiore consapevolezza dell’utente su questi argomenti e altrettanto importante sarebbe poter collaborare a livello europeo con tutte le Agenzie di garanzia delle comunicazioni per agire in modo comune con tutti gli operatori telefonici, dal momento che i provvedimenti di Agcom nazionali non si applicano certo a vettori stranieri».

Interessante anche la fotografia delle truffe online scattata dal Comitato regionale consumatori e utenti Lombardia secondo il quale sono più diffuse quelle bancarie (fra phishing e vishing) che colpiscono la fascia 65-70 anni con una minore alfabetizzazione, seguite dalle truffe da investimento, il finto trading on line, che riguardano soprattutto uomini dal reddito medio-alto e appartenenti alla fascia 35-55 anni, e le truffe sentimentali e i ricatti quali i romance scam (tentativi di instaurare relazioni in rete per poi indurre a versare soldi adducendo mille motivi) e il revenge porn o vendetta pornografica, che coinvolgono donne fra i 40 e i 55 anni e minori tra i 14 e i 17.

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