Una pastiglia rosa nello stomaco. Caccia all’avvelenatore di cani

La sostanza mortale potrebbe essere un estere fosforico, contenuto anche in insetticidi ed erbicidi. Autorità allertate dal veterinario

Castello Brianza

Una pastiglia di un colore rosa chiaro, di un centimetro e mezzo per due. Probabilmente, si tratta di un estere fosforico, sostanza chimica alla base di insetticidi, erbicidi e gas nervini.

La certezza si avrà comunque tra una decina di giorni, appena arriveranno gli esami tossicologici sui residui inviati all’analisi. Di certo c’è che è proprio a quella pastiglia, in parte mangiata e in parte ritrovata nello stomaco dei due cani, che uno dei due animali avvelenati l’altro giorno è morto e l’altro ha riportato danni che si spera potranno risolversi con il tempo.

E non si tratta neppure di fatti del tutto nuovi. Già nel 2006 - la foto è d’archivio - a Perledo venne offerta una taglia dopo ripetuti episodi di uccisione di cani.

Leggete un ampio servizio, con le dichiarazioni della proprietaria del cane ucciso, sull’edizione odierna de La Provincia.

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