
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Marzo 2014
Vaccini e neonati
L’Asl: «Malattie
dietro l’angolo»
Anche in provincia molte giovani coppie evitano di sottoporre i figli ad alcune vaccinazioni - Cecconami: «Abbassare la guardia è pericoloso»
Sottoporre a vaccinazione i bimbi dalla nascita sino al 15°-16° anno di età sta sempre più stretto alla popolazione attuale, soprattutto ai genitori più giovani che non hanno avuto modo di confrontarsi con malattie come la poliomelite, la difterite, il tetano, l’epatite virale B.
Un convincimento che si fa strada a tutte le latitudini, anche in provincia di Sondrio, e che, in questi giorni, è approdato dentro la Commissione sanità e politiche sociali della Regione Lombardia dove il Movimento 5 Stelle ha proposto la sospensione dell’obbligo vaccinale per i bambini in età evolutiva rispetto ai quattro vaccini oggi obbligatori, antidifterite, antipolio, antitetano e antiepatite virale B.
«Da noi solo l’1% della popolazione interessata rifiuta le vaccinazioni (ricordiamo che i nuovi nati sono 1600 l’anno, nda) - sottolinea Lorella Cecconami, direttore sanitario Asl -, ma, è un fatto, che anche qui cominci a prendere forma quel movimento anti-vaccinazione che fa presa soprattutto sui genitori più giovani. Movimento che si alimenta sul web, attraverso siti internet antivaccinazioni e blog ad hoc come ha ben spiegato in un recente convegno Antonio Ferro, mentre è importante, e noi lo spieghiamo a tutti i genitori che rifiutano le vaccinazioni per i figli, che stiamo parlando dello strumento di prevenzione primaria che ha mostrato maggiore efficacia negli anni. E aggiungo che nella mia esperienza di 23 anni all’Asl di Sondrio, mai alcun danno da vaccino ho potuto constatare».
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