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Giovedì 13 Marzo 2025
Coppa delle Alpi, in Valtellina i gioielli dell’automobilismo d’epoca
Tirano
Una competizione di regolarità per auto iconiche e pezzi unici in un percorso sui passi alpini; la bellezza abbinata alla cultura dello stile, del design, dell’arte e la passione con uno sguardo alla tradizione e alla ricerca dell’eccellenza. Tutto questo è custodito nella Coppa delle Alpi organizzata da 1000 Miglia srl che, oggi, ha fatto tappa in Valtellina. Quarantadue gli equipaggi (provenienti da 10 nazioni) lungo un percorso di quasi 900 chilometri diviso in 3 tappe, lungo il quale sono previste 82 prove cronometrate e 6 prove di media, alcune delle quali rese particolarmente impegnative dalle pendenze e dai tornanti dei passi alpini. È il caso dell’arrivo in Valtellina.Oggi alle 13 il timbro effettuato al passo di Aprica, dopodiché discesa a Tirano per ripartire, nel pomeriggio, verso Bormio, Livigno fino a St. Moritz. Il capoluogo abduano ha accolto con gioia la manifestazione mettendo a disposizione piazza Cavour per la sosta delle auto che hanno fatto bella mostra di sé.

(Foto di Clara Castoldi)
«Sono orgogliosa e anche onorata che la Coppa delle Alpi abbia fatto tappa a Tirano – afferma il sindaco, Stefania Stoppani, che ha fatto visita al parterre -. È un altro tassello che si aggiunge ad una città che sta mostrando un grande dinamismo e voglia di far vedere che c’è nel panorama provinciale, per cui sono particolarmente contenta». Come felice di attraversare la Valle con i suoi passi la presidente di 1000 miglia srl, Beatrice Saottini, che ha avuto parole di apprezzamento per il percorso.
Nel parterre delle auto in gara, menzione speciale per un gioiello del 1927, la Bugatti T 37 A dei vincitori dell’edizione 2023, Matteo Belotti e Ingrid Plebani. Belotti ha parlato della passione che «accomuna tutti noi partecipanti alle auto storiche, l’emozione di guidare auto su questi passi ed, infine, anche un po’ di preoccupazione visto che ci sarà neve o comunque maltempo». E, fra i modelli anteguerra, anche due Fiat 508 C del 1937 e del 1938 con driver, rispettivamente, Alberto Aliverti e Francesco Di Pietra. «Siamo dei privilegiati – afferma Aliverti -. Partecipiamo a questa disciplina di regolarità con auto straordinarie, siamo in compagnia e c’è anche un aspetto agonistico». Di Pietra, che viene dalla Sicilia, aggiunge: «È una sfida avvincente ed entusiasmante. Qui siamo stati due anni fa quando ci siamo classificati secondi. Ci siamo divertiti; certo ci saremmo divertiti di più se avessimo vinto, ma ci proviamo quest’anno».

(Foto di Clara Castoldi)
Completano il parterre gli esemplari degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta che hanno fatto la storia del motorsport. «La Coppa delle Alpi è un traguardo che io e il mio navigatore volevamo raggiungere – afferma Loris Bosio, alla guida di una Austin Healey 100/6 del 1957 -. Ieri è iniziata in maniera difficile perché abbiamo avuto problemi alla macchina, oggi siamo partiti e per ora ci siamo e non siamo neanche scontenti del risultato».
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