Piateda celebra i 10 anni della Penta e i 100 del campo sportivo

Doppia festa a Piateda l’8 giugno: la Penta Piateda ha celebrato i suoi 10 anni e i 100 anni del campo sportivo con una giornata tra sport, giochi e memoria storica. Il direttore sportivo Contini e il presidente Accoto hanno evidenziato la crescita della società, oggi con circa 300 atleti

Piateda

Doppio compleanno quello festeggiato a Piateda domenica 8 giugno: i 10 anni della asd Penta Piateda (nata dall’unione di Penta 08 e Ac Piateda) e i 100 anni del campo sportivo. E per farlo nel migliore dei modi la società sportiva ha organizzato una giornata intera che si è sviluppata sia dal punto di vista sportivo con un concentramento dei piccoli amici tra la mattina e il pomeriggio, sia dal punto di vista ludico con gonfiabili per i più piccoli, giochi a tema calcistico per i ragazzi e il torneo vecchie glorie con sei squadre.

Una società, la Penta Piateda, radicata e forte sul territorio. Nell’anno calcistico 2024-2025 gli atleti praticanti sono saliti a circa 300 (i tesserati sono anche di più): circa 240 di questi ragazzi e ragazze svolgono attività nel settore base, i piccoli amici, i primi calci e i pulcini e nel settore giovanile scolastico e 60 sono tra juniores e prima squadra. I tecnici con patentino Uefa, i collaboratori, i dirigenti e gli accompagnatori sono in totale 70. «Numeri che ci portano ad essere una delle società più grosse e, soprattutto nel settore giovanile, fra le società di punta – ha commentato il direttore sportivo, Roberto Contini -. Ci è sembrato importante ricordare il decennale e la lunga storia del calcio e del campo di Piateda che compie cento anni. Purtroppo non siamo riusciti a ricostruire una data precisa di fondazione, ma abbiamo recuperato molto materiale anche fotografico grazie a Marino Amonini che può essere visionato sugli striscioni appesi fuori dal campo e con qr code. Quanto al decennale, i nostri primi 4 o 5 anni sono stati essenziali per creare le basi e gli sponsor, che sempre ringraziamo; negli ultimi 5 anni invece abbiamo creato qualcosa di grande. Siamo cresciuti dal punto di vista organizzativo e logistico; con i nostri trasporti arriviamo a raccogliere i ragazzi fino a Tirano e Morbegno».

Peraltro fiorente è la collaborazione con il Comune di Piateda come ha sottolineato il sindaco Simone Marchesini, presente insieme al consigliere con delega allo Sport, Andrea Donati: «Negli anni il Comune ha fatto investimenti onerosi sulla struttura: il rifacimento del fondo in sintetico, la nuova illuminazione e, da quest’anno con un contributo della Cm di Sondrio, anche un ristoro – ha detto Marchesini -. Avere una società seria che lavora bene e con numeri in aumento, soprattutto per i giovani, ci rende propensi a proseguire in questa direzione. Tengo a ringraziare tutti, dirigenti e volontari».

Il presidente di Penta Piateda, Paolo Accoto, ha definito una «cavalcata» quella della società, soprattutto dopo il Covid. «Mi piace pensare che la società continui a promuovere il calcio che è un sport bellissimo, mentre il mondo del calcio è forse un po’ discutibile e avariato – ha affermato. Un conto è fare le cose con professionalità, un conto è il professionismo. Ricordiamo che le nostre società si fondono sul volontariato. La riforma dello sport ha messo in difficoltà la società calcistiche anche dilettantistiche perché si è burocratizzato molto. Desidero qui esprimere un ringraziamento a due persone: Roberto Contini che lavora h 24 e 365 giorni all’anno per Penta Piateda e Agostino Tavelli, il nostro deus ex machina, poche parole e tanti fatti». Un saluto è venuto anche da Mauro Zecca di Edison che ha ricordato la storia del campo legato al dopo lavoro Falck. Infine un ricordo (con una targa consegnata a chi era presente) agli ex presidenti Franco Del Dosso, Aldo Parora, Felice Taloni, Michele Rigamonti e Davide Marchetti e ai volontari emeriti Fernando Cornelli, Franco Svanotti, Franco Credaro, Ivan Casello, Alfredo Petrelli, Daniele Tognala, Daniele Corradini, Romano Gandola e Agostino Tavelli.

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