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Giovedì 03 Aprile 2025
Sondrio: multe alla Castellina, il comandante Bradanini difende gli agenti
Le accuse rivolte agli agenti della polizia locale che, domenica, in occasione della sfida tra Sondrio e Fanfulla sarebbero stati, secondo il presidente dei biancazzurri Michele Rigamonti, troppo zelanti e privi di buon senso nel multare alcune auto in sosta nei pressi dello stadio della Castellina, sono del tutto infondate e rischiano soprattutto un messaggio sbagliato. Così il comandante della polizia locale del capoluogo Mauro Bradanini che replica proprio a Michele Rigamonti «per confutare, con la consueta pacatezza, le sue dichiarazioni in ordine all’intervento effettuato da agenti della polizia locale di Sondrio presso l’area della Castellina in occasione degli eventi sportivi di domenica scorsa, dichiarazioni che rischiano palesemente di offuscare il prestigio e l’onore del Corpo della polizia locale ed alle quali non posso astenermi dal replicare».
Proprio per questo, sempre Mauro Bradanini ricostruisce quanto accaduto e l’operato dei suoi agenti che hanno semplicemente fatto, come di consueto, il loro dovere, applicando le norme vigenti e salvaguardando la sicurezza di tutti i presenti. Nella circostanza gli agenti, presenti presso la struttura sportiva per garantire la sicurezza e l’ordine delle manifestazioni - ha spiegato il comandante Bradanini -, sono intervenuti a sanzionare alcuni veicoli che stazionavano a ridosso del marciapiede retrostante il campo di calcio e davanti al cancello di ingresso alla struttura. La presenza delle autovetture costituiva un grave impedimento alla sicurezza ed alla libera circolazione dei numerosi pedoni presenti, costretti a camminare sulla carreggiata con evidente pregiudizio per la loro incolumità, e gli agenti non potevano certo esimersi, nell’ambito delle loro specifiche prerogative, dal sanzionare tali condotte, dopo aver peraltro verificato che nei numerosi parcheggi dislocati sull’area erano presenti posti liberi dove i conducenti avrebbero agevolmente potuto allocare le vetture».
Tra l’altro, la situazione verificatasi domenica non sembra essere nuova, tanto che al Corpo della polizia locale del capoluogo sono arrivate lamentele in tal senso dai residenti della zona: «Peraltro - ha rivelato Bradanini - sottolineo il fatto che il Comune ha recentemente ricevuto una serie di rimostranze da alcuni cittadini residenti sull’area che rappresentavano oggettive difficoltà nel fruire liberamente dei marciapiedi e delle aree riservate ai pedoni». Per tutti questi “elementi” le accuse rivolte agli agenti della polizia locale sono state ritenute profondamente ingiuste dal comandante Mauro Bradanini che ha concluso la sua replica “tirando anche le orecchie” al presidente del Sondrio Michele Rigamonti: «Orbene, trovo davvero sconvenienti ed ingiustificate le accuse rivolte ai miei agenti, che quotidianamente operano con impegno, imparzialità e costanza per garantire ai cittadini le libertà garantite dall’ordinamento, ivi compresa quelle di poter fruire in sicurezza degli spazi pubblici a loro disposizione - ha concluso il comandante Bradanini -. Ed il mio rammarico è acuito dal fatto di conoscere e stimare il presidente come persona impegnata costantemente per il bene pubblico e per la crescita della sensibilità nei confronti delle istituzioni, che ancora rappresentano un baluardo per la tutela dei diritti dei cittadini e che tutti abbiamo il dovere di difendere, per il bene della collettività e dei valori che sorreggono la civile convivenza. Sono certo che anche il presidente ne converrà».
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