
Hockey / Valchiavenna
Mercoledì 22 Gennaio 2025
Hockey, Chiavenna sogna:
l’obiettivo Serie B non è lontano
Chiavenna
Ultime tre partite del Master round fuori casa per l’Hockey club Chiavenna, attualmente seconda nella classifica del campionato Ihl Division 1, subito dopo il Pustertal Junior che incontrerà il 1° febbraio a Brunico, alle 18.30. Sabato prossimo, invece, lo scontro con l’Aosta, quindi, l’8 febbraio trasferta a Pergine Valsugana per il match contro il Piné alle 18.45. E dal posizionamento in classifica Master dipenderanno i playoff che si giocheranno a otto squadre, le sei dell’attuale Master round più le prime due del Qualification round, laddove la prima in classifica incontra l’ottava, la seconda la settima e via discorrendo. Più si arriva in alto e più sarà facile spuntarla e a questo punta il Chiavenna, oggi a 19 punti in classifica, gli stessi del Pustertal, ma al secondo posto per aver perso lo scontro diretto con questa squadra per 6 a 7, in casa, il 21 dicembre scorso. Una partita durissima, che aveva visto i verdeblù cedere psicologicamente nel secondo periodo e all’inizio del terzo per innescare la quarta subito dopo la rete su rigore di Olekseii Mikhnov. Avevano recuperato quasi tutto lo svantaggio in pochi minuti, ma non è bastato. É servita, però, la lezione, per ripartire alla grande.
Trovare forza e fiducia e inanellare vittorie su vittorie nelle partite successive al punto che, nell’ultima di sabato con il Valpellice Bulldogs, la disparità di forze in campo era palpabile ed ha spinto la curva Capiola a riandare ai tempi della serie B intonando il coro che era tipico di quella fase. Vagheggiandola, lontanamente, come un sogno che è sempre lì, nel cassetto, pronto a saltar fuori.
«Per ora non ci stiamo pensando assolutamente - dice Carlo Marolda, presidente dell’Hc Chiavenna - , primo perché bisogna proseguire col campionato e cercare di fare bene, partita dopo partita, poi, perché bisogna anche valutare se ci sono le condizioni per sostenere il passaggio ad una serie maggiore. Vedremo». Ma sugli spalti, fra i tifosi, il pensiero alla serie maggiore si fa, eccome, visto l’ottimo livello raggiunto dai verdeblù in casa e fuori casa.
«Sicuramente ci sono due linee buone, la terza gioca e bisogna dare la possibilità di farlo, ma si vede ancora la differenza dice Attilio Tam, storico arbitro bregagliotto, esperto di hockey e sempre presente sugli spalti chiavennaschi -. Secondo me il Chiavenna può ambire alla B, ma ci vogliono ancora due o tre pedine in campo. Un giocatore in attacco e due buoni difensori. Dopodiché c’è stato un grandissimo cambiamento dall’anno scorso e penso che molto dipenda anche dall’inserimento dei due ucraini (Oleksii Mikhnov e David Sibilevych, ndr), che fanno un grandissimo gioco di squadra, non sono egoisti, ma fanno giocare gli altri, fanno imparare ai giovani e questo ha comportato una crescita complessiva del team». Avvalorata dalle strategie del nuovo coach Mirko Friman, di origini finlandesi, attento ad ogni mossa, a correggere ogni piccola sbavatura dal punto di vista tecnico e ogni piccolo cedimento emotivo. Nulla sfugge al suo occhio vigile.
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