Secondo consulenti nominati dalla Corte per l'omicidio Cesaroni
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Non è riconducibile ad un morso laferita individuata sul capezzolo sinistro di Simonetta Cesaroni,uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in uno stabile divia Poma a Roma. E' la conclusione a cui sono giunti iconsulenti nominati dalla corte d'assise d'Appello chiamati achiarire le cause della morte della ragazza. Il morso era statouno degli aspetti chiave per la condanna in primo grado dell'exfidanzato di Simonetta, Raniero Busco, a 24 anni di reclusioneper omicidio volontario.