Olimpiadi/Gesti politici senza conseguenze?Chiedete a Tommy Smith

Roma, 6 ago. (Apcom) - "Un gesto simbolico" da parte degliatleti, "nessuna richiesta di andare al martirio", perché,secondo il il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri,"c'é in gioco la libertà della gente e dell'occidente". Dopo lepolemiche montate negli ultimi due giorni sul fronte politico perle proposte lanciate in vista della cerimonia di apertura delleOlimpiadi di Pechino, in una intervista rilasciata a Il Giornale,Gasparri si è aggiunto al coro dei messaggi lanciati agli atletiazzurri, chiamati a manifestare il proprio dissenso dallapolitica cinese in materia di dei diritti umani.Il deputato ha ricordato agli atleti che in fin dei conti anchela protesta messa in scena dagli sprinter statunitensi di coloreTommy Smith e John Carlos ai Giochi di Messico '68, quando i duesalirono sul podio scalzi e ascoltarono il loro inno nazionalechinando il capo e sollevando un pugno con un guanto nero, asostegno del movimento denominato Olympic Project for HumanRights (Progetto olimpico per i diritti umani), non portò anessuna conseguenza. Invece Smith e Carlos furono sospesi dalComitato olimpico internazionale con effetto immediato dallasquadra statunitense ed espulsi dal villaggio olimpico. Tornatinegli Stati Uniti, poi, i due furono oggetto di una violentarappresaglia che arrivò fino a minacce di morte.