L'Italia ha perduto una grande occasione per rinnovarsi. Tutti danno ogni colpa a Bersani, che non avrebbe capito nulla della situazione. Credo invece che Bersani avesse capito che cosa bisognava fare, e cioè allerarsi con con il Movimento 5 Stelle che aveva raccolto la protesta del Paese. Tra Pd e Grillo poteva nascere un asse rifomista. È stato Grillo a rifiutarsi, Bersani che cosa poteva fare di più di quello che ha fatto? Tra parentesi: una simile opportunità all'M5S non capiterà più, come dimostra il voto in Friuli che lo ha penalizzato.
Giovanni Vanetti
Bersani fece bene a cercare la via dell'intesa con Grillo. Ma la cercò male: voleva voti provenienti da uno "scouting", cioè da adesioni singole e casuali, e non frutto d'un accordo programmatico, peraltro quasi impossibile per le idee di Grillo su Europa, economia, immigrazione e casta. Sarebbe tuttavia stato meglio parlar chiaro: Bersani invece non è mai uscito dall'oscurità (ambiguità). Anzi, vi è entrato sino in fondo cambiando strategia d'improvviso, cioè optando per il patto con Berlusconi. Anche in questo caso non alla luce del sole, ma preferendo un inaccettabile cono d'ombra. Infine il disastro nella scelta del candidato alla presidenza della Repubblica. Francamente: Bersani poteva fare più di quel che ha fatto. Idem Grillo, che sta disperdendo il consenso ricevuto. Chi lo ha scelto si aspettava un uso produttivo del suo voto: finora non è andata così. E la delusione circola. La batosta elettorale alle regionali del Friuli non è un campanello d'allarme: è una sentenza di cui si dubita vi possa essere l'appello. Perché Grillo insiste a tirarsi fuori da un possibile riformismo, anziché starvi dentro condizionandolo.
Max Lodi
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