Raffaele Bonanni, leader della Cisl, ha criticato la manovra del professor Mario Monti dicendo che sembra fatta da suo zio, che di economia non capisce niente. Si tratta di una situazione dalle significative analogie con quella vissuta in un albergo francese da una signora di Mandello del Lario che, caduta in una piscina, stava per annegare. Un bagnante è accorso in suo aiuto e, appoggiandole le mani sul petto, le ha fatto raggiungere la scaletta. Un signore benpensante, che aveva assistito alla scena, ha apostrofato il soccorritore accusandolo di atti osceni in luogo pubblico.
Enrico Maranzana
Caro Maranzana,
«non disturbare il manovratore», si legge ancora oggi vicino al posto di guida dei tram di Milano, ma il “professore”, come lo chiama lei, è invece disturbatissimo, nel suo lavoro di “ripulitura scorie”. Il suo è un ruolo impopolare, ingrato e totalmente scoperto, esposto al fuoco nemico, un ruolo che purtroppo ci siamo meritati, quello del freddo tecnocrate che sistema i conti con un distacco emotivo obbligato, vista la situazione in cui versa la nostra economia e, parafrasando Woody Allen, anche quella del resto d'Europa, che non si sente molto bene.
Probabilmente Monti, scelto da una persona come lui poco “appariscente” ed estranea ai circhi mediatici come il Presidente Napolitano, è l'unica cura – certo da cavallo – che si potesse prescrivere all'ammalatissima Italia, una cura purtroppo non uguale per tutti, perché l'economia mondiale, basata sul potere delle banche e delle multinazionali, nonché su traffici più o meno occulti e intrecci malavitosi con le mafie planetarie, non concede ai perdenti l'onore delle armi.
Ripensando al suo paragone con il bagnante galante che, per salvare la signora, la tocca dove non si dovrebbe e al commento del “benpensante”, gli atti osceni in luogo pubblico li hanno compiuti e continuano a compierli i nostri politici, non rinunciando a privilegi di casta che, tolti e rimessi in circolo, risanerebbero da soli una bella fetta del Paese.
Vittorio Colombo
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