non è da quotidiano moderato, anche se virgolettato, pubblicare un invito alla violenza («togliete la targa fascista altrimenti lo faremo noi»).
Forse i “richiedenti”, dimenticano che in l'Italia, anche se temporaneamente, è stata sospesa come la leva obbligatoria, la democrazia, sia pure parlamentare, è sempre in vigore. Se gli italiani hanno accettato l'intitolazione di una camera a Giuliani, la liberazione della terrorista Baraldini, oltre che l'intitolazione di vie e piazze a Stalin e Togliatti, non vedo, perché si debba violentare, meglio stuprare la storia. Quel periodo e quella targa sono forse più offensivi che quegli esempi che ho ricordato?
Forse quell'istituzione, che fomenta ancora l'odio, farebbe bene a fumare il famoso “calumet” e ricordare che l'amnistia per i delitti “di liberazione” fu ordinata proprio da Togliatti.
Come mai, sull'onda della democrazia, non si chiede anche di cancellare Salvo D'Acquisto e Via Rasella? Il 2013 è appena iniziato: la gente è libera di partecipare al 25 Aprile e al 2 Giugno, mentre, nonostante tutto, il 4 Novembre rimane una ricorrenza che unisce tutti indistintamente.
Giovanni Bartolozzi
Lecco
Scusi Bartolozzi, ma dove ha letto appelli alla violenza? Piuttosto l'auspicio che si dia quanto prima attuazione a una delibera - giusta o sbagliata, ognuno si tenga la propria opinione - del consiglio comunale. Altrimenti qualcuno si sentirà autorizzato a staccare quella targa con le prevedibili reazioni di chi la vorrebbe mantenere. E non abbiamo davvero bisogno di alimentare inutili tensioni.
Vittorio Colombo
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